THE LAST BALLOON 1991

 

Tarquin Gotch ha un piano astuto. Offrire una piccola fortuna per avere gli XTC in tour per l'America, il che pare l'unico modo con cui lui e la band possano avere la possibilità di fare soldi. Ma Andy non vuole. Si è ritirato dalle tournèe e non vuole riprovarne la tortura. Lo blandisce con hotel lussuosi, jet privati, giorni di riposo garantiti, grandi e capaci squadre di addetti, contanti!, ma tutte queste cose non hanno effetto. L'unico modo di farglielo fare è con l'inganno.

Il piano di Tarquin richiede una piccola collusione con il resto della band. L'idea è di contare sulla vanità di Andy, di giocare sulla sua insicurezza, stuzzicandolo per farlo suonare. Gli altri sono d'accordo nel dire a Andy che hanno chiesto a Thomas Dolby di unirsi a loro per un tour.

E' una bugia. Non hanno mai chiesto a Thomas di farlo, anche se la sua vecchia richiesta di rimpiazzare Barry Andrews rende il tutto molto plausibile. All'inizio Andy cade nella trappola e, ferito da quest'indebolimento del suo potere, suggerisce che potrebbe essere presente per un paio di apparizioni ad ogni concerto. Tarquin è troppo precipitoso. "Potresti suonare tutti i pezzi che vuoi!" esclama. Andy capisce di essere stato ingannato ed il piano fallisce. Invece spendono dei soldi girando per le stazioni radio americane, suonando dal vivo ma acusticamente, in centinaia di migliaia di entusiasti Hi-Fi domestici. Andy è più irritato che deluso dal fatto che Tarquin abbia cercato di circuirlo. Tarquin è esasperato dal fatto che non potrà più fare i soldi come loro manager. Si lasciano amichevolmente. Andy inizia a scrivere un altro album e Tarquin inizia al lavorare sulle musiche di Home Alone.

    Finiti gli anni ottanta e sparito il muro di Berlino, gli XTC ritornano a Swindon riparandosi dal successo americano, e proseguono le loro attività secondarie di produttore/coautore, produttore/arrangiatore/chitarrista, e produttore casalingo. Colin suona in un concerto con un gruppo di Swindon chiamato David Marx and The Refugees, con alle tastiere un certo Barry Andrews. Dave suona in concerti di riunione con gli Alehouse e con Dean Gabber and His Gabberdines, ma spende il tempo molto più proficuamente producendo i Cud e suonando per Mark Almond, Johnny Hates Jazz, e qualche session interessante con l'italiano Francesco Messina. Andy si ritira, perplesso sul produrre The Mission U.K., e organizza con successo produzioni con Peter Blegvad. Produce il gruppo di Stephen Duffy, The Lilac Time, negli studi Chipping Norton e Rockfield, due vecchi studi che per lui sono una novità. Presenta la puntata pilota di un quiz televisivo per bambini,"Matchmakers", che però non sarà mai trasmesso. Nel 1991 un nuovo album è scritto, e Andy lo soprannomina The Last Balloon.

    Senza manager ma determinati a proseguire da soli, gli XTC si buttano alla ricerca di un nuovo produttore cercando nelle loro agende e nelle loro collezioni di dischi. Oranges and Lemons li aveva convinti che preferiscono registrare in Inghilterra. Carol, la moglie di Colin, odia il fatto che il marito sia assente per mesi e neanche a lui piace molto. Andy ha due figli piccoli e non vuole perdersi la loro infanzia come Colin si era perso la maggior parte di quella di Lee e di Joanne.

   In prima battuta, come produttore scelgono Chris Hughes, colui che ha portato al successo i Tears for Fears, molto appassionante, ma non funziona. Così cercano Steve Lillywhite che suggerisce di ricreare la sua collaborazione con Hugh Padgham. Sembra divertente, e il produttore superstar Hugh Padgham intende ridurre le sue usuali richieste economiche. Così prenotano uno studio e iniziano le prove.

    Ian Gregory suggerisce il batterista dei Fairport Convention, Dave Mattacks. Ha lavorato con un sacco di gente e, nonostante la sua piccola statura, può martellare più di qualsiasi altro batterista al mondo. Ian ha letto in un'intervista che gli XTC sono il gruppo con il quale Dave vorrebbe suonare. Così lo incontrano, lo prendono e lo ingaggiano per un po’ di settimane prima del suo tour con i Jethro Tull. Le prove iniziano in una chiesa a Gorse Hill, vicino Swindon, ma Steve Lillywhite non si fa vivo come promesso. Prima che lo sappiano, li ha abbandonati per sistemare il suo matrimonio con Kirsty McColl. Senza la vecchia squadra anche Hugh li abbandona. Improvvisamente, gli XTC sono un gruppo con uno studio, un certo numero di canzoni provate, ma nessun produttore. Nel caso qualcuno se lo chieda, sia Dave sia Colin, non vogliono che sia Andy a produrli. 

    Dave Mattacks suggerisce Gus Dudgeon, il veterano produttore dei più grandi lavori di Elton John, del singolo "Space Oddity" di David Bowie, dei Bluesbreakers ai tempi di Eric Clapton, e della Bonzo Dog Doodah Band. A Dave piace molto l'idea e Andy è folgorato dal fatto che abbia prodotto i Bonzo. Così gli chiedono di scendere a Swindon. Andy sostiene che è solo grazie al suo istinto che gli XTC sono sopravvissuti a numerosi disastri. Il motivo per il quale abbiano deciso di ignorarlo in questo caso, solo il cielo lo sa. Dal momento in cui Gus scende dalla sua Aston Martin blu personalizzata, con i suoi pantaloni sgradevoli, la maglietta sgargiante e la colonia fragorosa, Andy sa che è sbagliato per il lavoro. Ma mi dirà in seguito: "Era così sbagliato che doveva andare bene". Andy si sbaglia.

    Gus Dudgeon è un magnifico eccentrico inglese, un intrattenitore, un conversatore spiritoso e brillante. Le sue produzioni vendono centinaia di milioni di copie ed ha dimenticato sull'ingegneria del suono molte più cose di quante molti ingegneri del suono non potranno mai sapere. Ma lavora a modo suo, e Andy nel suo modo. Gus tiene con lui un comportamento paterno e piuttosto scolastico. Andy è stato uno scolaro pessimo e ora, a trent'otto anni, è ancora più resistente alle lezioni. Ironicamente hanno affittato gli studi Chipping Norton, un tempo sede di una scuola, nella città mercato dallo stesso nome. Barry Hammond, ingegnere di casa, sarà l'ingegnere del suono sul disco degli XTC. Ma meglio ancora, Colin non dovrà cucinare.

     Le sedute di registrazione iniziano abbastanza bene. Gus lavora come un cane per estrarre il meglio dalle performance di ognuno, scoreggia come un soldato, e ha una riserva senza fine di aneddoti sulle celebrità. Barry è un grande ingegnere del suono. Ma Andy e Gus presto iniziano a punzecchiarsi a vicenda. Gus ha letto che Andy è un cliente difficile, ed è sicuro che non avrà problemi con gli artisti presuntuosi. Andy prova un senso di dejà vu, l'insinuarsi furtivo nelle sedute di registrazione di Toddesca memoria. Inizia a pensare che le sue idee saranno scartate e, quando Gus suggerisce che piuttosto che lottare con "Rook" dovrebbe lasciarla perdere, le cose iniziano ad andar male.

    L'allegra presa in giro continua. Gus continua a registrare su DAT le arguzie in studio di Andy, meritevoli di diventare bootleg. Ma professionalmente, le linee di guerra sono tracciate. Quando Gus dice a Andy che non lo vuole presente durante i missaggi negli studi Rockfield, Andy scatta. Colin e Dave sono d'accordo a starsene lontano, sperando di avere nelle loro mani un altro Skylarking, ma Andy non ne è felice ed insiste per essere presente. 

    Le sessioni di missaggio sono molto spiacevoli. Barry vorrebbe dare retta alle idee di Andy, ma Gus è determinato nel fare il disco nel modo per il quale sa di essere stato ingaggiato. Andy odia i primi tre missaggi e nemmeno alla Virgin ne sono soddisfatti. Per la prima volta nella carriera degli XTC, e probabilmente anche in quella di Gus, il produttore è allontanato.

   Gli XTC sono nei pasticci. Jeremy Lascelles viene in soccorso suggerendo l'uomo mix dei Genesis, Nick Davis. Andy odia la musica ma ama i missaggi e dice "Sì" senza neanche parlargli. E' fortunato. Agli XTC piace Nick Davis e il suo modo di lavorare. A lui piace la musica e, nonostante Gus sia infelice dei risultati, la band e l'etichetta ne sono felici. 

    The Last Balloon è soppiantato dal titolo Nonsuch, il nome altezzoso del palazzo leggendario e perduto di Enrico VIII. E' stato abbattuto un villaggio per costruire il Nonsuch Palace. Sono stati abbattuti degli ego per costruire l'album Nonsuch.

 

 

NONSUCH

PARLANDO TRA LE RIGHE


 

Andy: Siamo andati proprio fuori con i produttori. All'inizio abbiamo perso tempo con Chris Hughes. L'abbiamo corteggiato per un sacco di tempo; è venuto ad una riunione con la Virgin ed è stata l'ultima volta che l'abbiamo visto. Così siamo andati a trovare Steve Lillywhite che ci ha suggerito di coinvolgere Hugh Padgham per riunire la vecchia squadra. Hugh promise di ridurre della metà il suo compenso per fare il lavoro. Avevamo il posto per le prove e il batterista ingaggiato nel mezzo di un tour con i Jethro Tull, così che dovevamo iniziare in una certa data. In sostanza abbiamo provato nella tua sala da pranzo.

Colin: Sì, abbiamo trovato gli accordi nella mia sala da pranzo, ma in realtà abbiamo provato nella chiesa di Gorse Hill per tre settimane.

Andy: Oh sì, hai ragione. Mi sono confuso con quel tipetto che voleva mettere in piedi uno studio per le prove, ma mi risulta  che non  sia durato a lungo.

Colin: No, io penso che ora faccia il camionista.

Andy: Probabilmente sta facendo un sacco di soldi.

Colin: Ha anche avuto un affare con le stampe e tutto quest'inchiostro che si spandeva in giro.

Andy: Non è possibile cantare ed asfissiarsi con l'inchiostro per la stampa. E Steve Lillywhite non si faceva vedere. Così, qualche giorno prima di entrare in studio, ci arrivò un messaggio dalla Virgin che affermava che Steve Lillywhite era andato in vacanza ai Carabi con la sua donna.

Colin: Credo che cercassero di rimettere insieme la loro storia.

Andy: Io dissi: "Okay, in ogni caso ci rimane Hugh Padgham". Ma poche ore dopo ci arrivò un fax che annunciava che Hugh non voleva più partecipare. Eravamo nei guai fino al collo. Era la situazione in cui avresti pensato: la prossima persona che entra dalla porta sarà il produttore dell'album.

Neville: E Gus Dudgeon  entrò dalla porta.

Andy: Appena uscì dalla sua grossa auto pensai che fosse la persona sbagliata, ma non era il momento per ripensarci.

Colin: Gus vestiva in modo molto pacchiano, vero?

Andy: Dovrebbe andare in giro con il controllo del volume sul petto.

Colin: Mi ricordo che dovevamo incontrarlo in questo pub vicino a noi, ed arrivò con quest'enorme automobile con scritto GUS 92 sulla targa. C'era quest'enorme fottuta cosa parcheggiata davanti al nostro marciapiede e se ne scende con questo vestito bianco e nero, assomigliava ad un cattivo di Batman. Lo guardavo da dentro il pub e pensavo, sarò ancora capace di andare in giro per il quartiere a testa alta?

Andy: Non lo lasciammo entrare nel pub. Se fosse entrato conciato a quel modo lo avrebbero preso a calci fino alla morte .

Colin: Ha quasi fatto colpo.

Andy: E tirò fuori il suo vibrafono da preside.

Colin: Ma non era tanto male.

Dave: Gus è un uomo che, da avido collezionista di dischi quale sono, ho visto su più dischi come ingegnere e come produttore di chiunque altro. The Bluesbreakers con Eric Clapton è una pietra miliare per ogni chitarrista e ho pensato, quest'uomo ha un passato,  è un appassionato ed è libero.

Andy: E' stato abbastanza divertente in studio.

Dave: Era un tantino eccentrico, ma aveva il senso dell'humor ed era una riserva di storielle interessanti. Vorrei avere la sua testa. Mi piace molto.

Colin: Penso che sia un buon insegnante, spendeva molte ore per elaborare le parti vocali e le esecuzioni per fare in modo che il suono fosse completo. Ci ha messo un sacco di tempo per far questo.

Andy: Ci ha messo dentro un sacco di lavoro da mulo, ma non era certo il produttore giusto per noi. Poteva essere il migliore per molti altri gruppi, ma noi non eravamo preparati per saltare il cerchio. So che un sacco di problemi sono saltati fuori perché aveva letto un'intervista in cui parlavo dei problemi con Todd Rundgren e avrà pensato, questo Partridge deve essere un tipo difficile. L'ho capito dal primo giorno. Ma non penso di essere un tipo difficile. Sono solo il tipo che sa-quello-che-vuole. Mi disse che aveva letto che con me era difficile andare d'accordo, così voleva essere sicuro che io facessi quello che avevo detto.

Dave: Le sessioni per Nonsuch sono state ragionevolmente fluide, a parte un paio di intoppi quando Andy e Gus litigavano. E' stato solo quando sono andati al Rockfield per il missaggio che le cose sono peggiorate.

Andy: Io e Gus siamo andati avanti sopportandoci bene. Quasi alla fine delle session Gus mi ha preso da parte, tintinnandomi la sua catenina d'oro davanti, e mi ha detto. "Mi dispiace, ma tu non sarai presente al missaggio. Non ti ci voglio e voglio andare avanti senza di te".

Dave: Disse, "Potrai venire quando avrò finito i primi missaggi, e ascoltare e rimanere per riascoltare", ma Andy non voleva lasciare sole le sue creature.

Andy: Io dissi, "Gus, ti prego! Queste sono le nostre canzoni. Noi vorremmo  essere presenti alla nascita dei nostri figli". Ma lui rifiutò. Questo è accaduto circa un mese prima della fine delle sessioni e la relazione divenne molto tesa a causa di questo. Alla fine, non fummo coinvolti.

Dave: Non è stato certo onesto con Andy perché, inflessibile com'è, senza il suo input i nostri dischi sarebbero stati molto fiacchi. 

Colin: Mi fu detto di stare lontano, così rimasi lontano perché aveva funzionato con Todd Rundgren e non vedevo perché non potesse funzionare ancora.

Andy: Ma vuoi essere nei paraggi per forza quando si tratta dei tuoi missaggi. Voler potere esprimere un'opinione, o no?

Colin: E' utile avere un'opinione quando i missaggi sono completi, ma io penso che il lavoro lo debba fare una testa sola.

Andy: Oh sì, bene, questo ha funzionato con Nick Davies. Ma quello che è successo con Gus è che gli ingredienti erano crudi. Non erano stati cucinati. Siamo andati a comperare tutti questi ingredienti e Barry Hammond del Chipping Norton è un grande compratore. Può comprare per te bellissimi e freschi ingredienti e noi li avevamo tritati tutti ed eravamo pronti, ma il problema era che Gus non poteva cuocere quella roba, e il tutto suonava come un mucchio di ingredienti crudi.

Neville: Di questi tempi potrebbe essere considerato salutista.

Andy: Avevamo prenotato gli studi Rockfield a Monmouth e io dissi, "Guarda Gus, sto arrivando. Mi dispiace ma sto per apparire". Ricordo che presi il treno con questa sensazione di trepidazione. Stava letteralmente diluviando e arrivai completamente fradicio. Gus e Barry erano seduti, e mi fissarono per cinque minuti senza aprire bocca. Non mi volevano proprio.

Colin: Fece tre missaggi.

Andy: E li mandò alla Virgin, e andammo là per sentirli e l'atmosfera era orribile. Non voglio più trovarmi in una situazione simile.

Colin: Penso che "Peter Pumpkin" fosse la migliore delle tre.

Andy: Qualcuno alla Virgin disse, "Questi missaggi emanano folate di vento gelido", ed era vero.

Dave: Andy tornò a Swindon come una furia, chiamò Simon Draper e disse, "Licenzia il produttore". Personalmente, ho ascoltato i missaggi e non ne sono rimasto impressionato. E' stata una situazione sfortunata.

Andy: Tornai da Rockfield e pensai, Bene, che cazzo facciamo adesso?

Dave: Nick Davies aveva appena finito un disco dei Genesis ed era libero, così venne al Rockfield e missò il tutto in due settimane e mezzo.

Andy: I Genesis non mi piacciono, ma le cose che aveva registrato con loro avevano un suono stupendo. E non c'era tempo per preoccuparsi della sua personalità e cose del genere. Fu solo, "Ciao, io sono Andy, tu devi essere Nick, c'incontreremo domani agli studi Rockfield". Lui è venuto e ha salvato la giornata.

Colin: Era un gran missatore e noi avevamo un buon sistema. Stavamo creando le mie canzoni, io praticamente lo lasciavo con loro per missarle, ed eravamo arrivati a uno stadio in cui eravamo virtualmente pronti per mettere su nastro ed io tornavo e dicevo, "Non mi piace questo e quello", lui faceva questi cambiamenti, e allora tu avevi quello che chiedevi.

Andy: Voleva accontentarci. Nick Davies è stato grande. Ci diceva, "Sparite per un paio d'ore, io sistemerò tutto e voi potrete darmi il vostro input". Così tu davi il tuo input e sparivi per un altro paio d'ore. Voleva accontentarci, ed è stata una gran sensazione. Credo che io e Gus non fossimo destinati a lavorare insieme, ma nonostante tutto, penso che abbiamo prodotto un disco decente. Gli ingredienti sono stai ben comprati da Barry, e sono stati ben miscelati da Nick Davies.

Dave: Lo riascolto ora, e forse è un po' sicuro. A quel tempo ne ero molto entusiasta, ma penso ancora che sia un bel disco. Lo biasimo sul serio. Ora che ho quaranta anni questo è il modo in cui ragiono. Amo ancora la roba rumorosa, ma quel disco ha un tocco di classe.

Andy: Ti dirò quello che avrei voluto per la copertina del disco. Ma non ebbe possibilità di passare. Compri quei dischi di musical tipo South Pacific e ne apri il booklet e vedi queste fotografie reali in Eastman color tratte dal film. 

Colin: Sto aspettando il momento in cui ne faremo una così.

Andy: Quello che volevo era la copertina di un falso musical della fine degli anni cinquanta chiamato The Last Balloon che avesse le caratteristiche del Giro del mondo in ottanta giorni di Giulio Verne. Ti aprivi il libricino e trovavi queste grandi fotografie a colori con il gruppo con dei cappelli a tubo di stufa e soprabiti in colori grotteschi tipo lilla o turchesi.

Colin: Cose alla Mary Poppins.

Andy: E tutti siamo nel cesto di una mongolfiera che sta partendo e ci sono questi ugualmente grotteschi vestiti da civili, fazzoletti svolazzanti, e tutti stiamo cantando nel cesto della mongolfiera. E quindi fingiamo altre scene da musical. Ma apparirebbe una stronzata su una piccola copertina di CD.

Colin: Ho sempre desiderato fare qualcosa di simile ma il titolo The Last Balloon invita a vederlo come se fosse l'ultimo disco.

Andy: Sì. Così lessi di questo meraviglioso palazzo voluto da Enrico VIII. Hanno raso al suolo un villaggio per costruire questa cosa. Ma mi piaceva il nome Nonsuch Palace, che sta a significare che non c'è altra cosa migliore di questa. Pensavo che non sarebbe stato grande, ma questo è un titolo pomposo, ironico, come se ti nominassi re di ogni cosa.

Colin: Il meglio del meglio!

Andy: In questo libro c'era una piccola illustrazione della facciata del palazzo che era perfetta per la copertina. Poi ho visto un sacco di miniature di gente, e mi piaceva il modo in cui erano incorniciate e c'era sempre scritto "Aetatis Suae", che significa quanti anni avessero a quel tempo. Pensavo che sarebbe stato carino farlo anche nelle fotografie. Come dire, cadiamo insieme così. In realtà era la parola Nonsuch, questa grande immagine ricercata. Mi piacque l'idea di questo ridicolo palazzo a forma di dolce natalizio, perché l'album era così.

 

 

NONSUCH

SULLE CANZONI


 

“THE BALLAD OF PETER PUMPKINHEAD”

(Andy Partridge)  
(Singolo e brano dell’album)

Andy ha prodotto parte dei due album precedenti di Peter Blegvad prima di cadere in problemi finanziari e Peter crede che "The Ballad of Peter Pumpkinhead" sia copiata dalla sua "King Strut". Ma si è sviluppata in maniera indipendente, da un tentativo di scrivere un poema tipo Bob Dylan. Bloccato sul soggetto egli usa i resti marci dei Jack Lanterna per Halloween dei suoi figli, seduto su un palo fuori dal suo studio nel capanno. "Avevo iniziato a scrivere su questo perfetto esempio di personaggio martire cui capita di avere una zucca al posto della testa". Un personaggio che diventa famoso e che a causa di questo è perseguitato non è certo prerogativa di "King Strut".

La canzone è abbastanza semplice, e non ispira particolarmente Andy, nonostante sia lunga pressoché quanto una poesia di Dylan e gli permetta di esercitare la sua mania per l'armonica amplificata. Ma l'ha scritta durante i dibattiti preliminari per il disco e in studio. "Aveva preparato una demo molto più sostanziosa, così che non fu un problema rendere questa canzone di cinque minuti un po' più interessante", dice Dave. "Ho solo trovato una chitarra alla Harrison e abbiamo aggiunto un organo Hammond per darle quel tocco alla Blonde On Blonde di Al Kooper. Avrebbe potuto essere un successo se fosse stata svigorita".

"Non era sicuramente destinata ad essere un singolo", dice Colin. Ma diventa un singolo, con un video con scene dell'assassinio Kennedy per il quale Andy prova disprezzo. Non è un successo per gli XTC, ma i Crash Test Dummies ne faranno un buon lavoro quando la loro rilettura piuttosto diretta diventerà parte della colonna sonora di Dumb and Dumber. "Fui molto geloso di loro per questo", dice Andy

 

 

“MY BIRD PERFORMS”

(Colin Moulding)

Ci vuole una notte intera al povero Barry Hammond per preparare un loop che duri quattro minuti dalle poche misure del ritmo complicato di Dave Mattacks. Il gruppo nel frattempo si è fatto una bella dormita. Barry non ha buoni sentimenti per la canzone da buoni sentimenti di Colin, "My Bird Performs".

"La canzone era una metafora sul sentirsi bene di come va la vita", dice Colin. "Non avevo ricordi piacevoli circa i miei trent'anni e l'ingenuità mi aveva fatto superare i venti, ma appena si avvicinarono i quaranta tutto iniziò a diventare più chiaro e, suppongo, fu l'inizio di quella specie di risveglio". Il risveglio si mostra appieno nella fanfara d'ottoni luminosa e svolazzante di Guy Barker, e in una strofa che trabocca di metafore positive. Dave, pignolo per le minuzie musicali, precisa che assomiglia a "Jump" al contrario e suggerisce che l'uccello possa essere Andy, anche se Colin lo smentisce. "Anche se mi sono beccato un cicchetto per il titolo", dice Colin. "Sembra proprio, 'Ah sì! La tua donna va bene a letto, vero?"

 

 

“DEAR MADAME BARNUM”

(Andy Partridge)

Gus Dudgeon, da uomo storico, aveva registrato lo spettacolo di Elton John al Madison Square Garden quando John Lennon riapparve dal suo "fine settimana perduto". Venti anni dopo, incastrato per trovare un rumore di folla appropriato per "Dear Madame Barnum", edita il trambusto di una folla come se John Lennon camminasse su un palcoscenico. E possedendo la più plausibile voce da showman del Chipping Norton, è arruolato per spostarsi dall'altra parte del banco di missaggio ed annunciare, "Signore e signori! Presento proprio per l'ultima volta". "Parlò proprio come un direttore del circo", dice Andy.

"Dear Madame Barnum" è un altra delle canzoni profetiche di Andy sullo scioglimento futuro del suo matrimonio, sebbene non ne sappia ancora niente. Lui la scrive perché commissionata per il film australiano The Crossing mentre produce i Blur ai Rak Studios. L'impegno è per una canzone che possa sembrare proveniente da un jukebox del 1965. "Era una specie di ibrido tra Manfred Mann, gli Hollies e il folk rock inglese, ma quando scoprii che i produttori non mi avrebbero dato una lira io non gliela concessi". Dave Gregory è entusiasta della canzone e suggerisce di inserirla in Nonsuch e nella produzione si diverte un sacco. Dave Mattacks usa un'altra coppia dei suoi cinquanta rullanti - quarantanove, dopo che Andy cade dentro ad uno di loro.

 

 

“HUMBLE DAISY”

(Andy Partridge)

Da quando si è trasferito nella parte vecchia di Swindon, Andy porta a spasso il suo cane Charlie Parker lungo The Laws.Là dove ci sono le rovine dell'appezzamento di terreno della famiglia Goddard, la casa che è rimasta a lungo diroccata.E' l'unico contatto regolare con la natura di Andy, e il senso di pace del passeggiare col cane diventa il ritmo di parecchie sue canzoni. "Season Cycle" è una di queste, per esempio. "Da quando Charlie è morto, ho perso il senso delle stagioni", dice con tristezza.

A fine primavera The Laws hanno un tappeto di margheritine, e ispirano la breve poesia della serie "la natura che sconfigge la tecnologia" che diventa poi "Humble Daisy". E' un pezzo quasi psichedelico alla Stratospher, sommerso di riferimenti ai Loving Spoonful e ai Beach Boys, che vaga senza scopo da una chiave all'altra. "E' un pezzo di logica del sogno", dice Andy. "Ogni battuta sembra come provenire da canzoni differenti". "Ha lo stesso piagnucolio di 'Ladybird' ", dice Colin. "Ma arriva dal prato di fianco", replica Andy.

 

 

“THE SMARTEST MONKEYS”

(Colin Moulding)

"This is Pomp! Yeah! Yeah!". Due diversi fan sono così ispirati dalla disperata canzone di Colin sulla stupidità dell'umanità, che ognuno di loro invia a casa di Andy un video ispirati ad essa. Ma ha l'arrangiamento deliberatamente parecchio pomposo che Colin non era mai riuscito ad ottenere. "Era una scusa per fare un po' di pomp rock", egli dice. "Anche nella demo, avevo in testa i Genesis. Era alla Deep Purple, alla John Lord, alla Rick Wakeman". "Cosa? Stai pensando sul serio a queste cose?!!" esclama Andy, e la sua credibilità punk si dissolve di fronte a lui. Le sezioni più ovviamente pomp sono i violini alla Tull e l'assolo di sintetizzatore con il wah-wah alla Wakeman. "Sembra come se qualcuno sfreghi del polistirolo sul culo di una scimmia", spiega Colin poeticamente.

"Il senso non ha bisogno di spiegazioni", dice Colin. "Tutti pensiamo di essere andati lontano, ma ci sono persone che a Londra vivono negli scatoloni".

Suonare accuratamente con l'eco diventa un incubo per il gruppo, e parecchi degli accordi di Andy sono effettivamente calati da dei campionamenti. "Suppongo che la lezione sia di non scherzare mai con la tua eco", dice Colin, "o diventerai sordo".

 

 

“THE DISAPPOINTED”

(Andy Partridge)  
(Singolo e brano dell’album)

Durante un progetto di cooperazione con Terry Hall, Andy aveva suggerito "The Disappointed" come un'idea per una canzone, ma a Terry non era venuta in mente nessuna idea per i testi, così Andy la completa e crea un accattivante singolo pop da un soggetto infelice. Rregala ad Andy la sua prima nomination all'Ivory Novello Award, anche se viene battuto sul traguardo dalla "Tears In Heaven" di Clapton e dalla "Why" di Annie Lennox.

Il tema della canzone alla "club dei cuori infranti" può voler significare  qualche disillusione sull'amore e sul matrimonio, ma Andy parte da una direzione diversa. "Doveva intitolarsi "The Disappeared" dopo che avevo visto un documentario televisivo sulle madri degli Scomparsi argentini (Los Desaparecidos)", dice Andy. "Ma pensai, tutto ciò è esagerato. Non so nulla di tutto ciò". Non che questo  abbia fermato Sting.

Alcune delle parole sono sopravvissute, "Their placards are the same with a number and a name[1]", ma gli arrangiamenti portano la canzone ad un gusto spigliato e abbastanza surf-pop. "A me sembra molto Four Seasons", dice Colin. "E la sezione mediana sembra dei Fleetwood Mac", dice Andy. "Odio la versione di Los Angeles dei Fleetwood Mac. E' come cibo premasticato per persone anziane". Questo è il suo invito alla prossima inaugurazione presidenziale nella tazza del water.

 

 

“HOLLY UP ON POPPY”

(Andy Partridge)

Holly Partridge voleva disperatamente un cavallo a dondolo per il suo quarto Natale e, nel momento in cui lo vede con il suo nastrino rosso, la chiama Poppy[2]. Andy scrive questa canzone che parla di lei mentre lo cavalca nella sua cameretta, attorno ad un delicato suono di giostra dal luna park che sembra, secondo lui, molto simile ad un cavallo a dondolo. Così che i fan che pensano sia una canzone sull'oppio ora possono tornare alla realtà.

Anche Andy ha dei teneri ricordi su un cavallo a dondolo e ci ha già scritto in precedenza una canzone inedita dal titolo "Ra Ra for Red Rocking Horse". Ce n'era stato uno immenso ai tempi della scuola elementare che avrebbe voluto cavalcare in un mondo di sogni, a condizione che il bullo della scuola, Harold White, non lo volesse per primo. Oggi Harold conduce la Whites Coaches, una società di autobus di Swindon e Holly è una ragazzina che avrebbe preferito che la gente non sapesse né della canzone né del suo cavallo a dondolo. "Non mi piacciono quelli che scrivono sui propri figli ed io ho provato a rendere questa una scatola di cioccolatini non troppo nauseante", dice Andy. "Io credo di averla passata liscia, ma so che qualche insegnante di Holly è un nostro fan e l'ultima cosa di cui lei ha bisogno è che qualcuno di loro la faccia sentire in classe". Anche se sarebbe nulla in confronto a un insegnante di Harry che gli suona "Pink Thing"!

 

 

“CROCODILE”

(Andy Partridge)

"Non sarebbe fantastico se potessimo avere il suono di un coccodrillo che ringhia mentre cammina pesantemente verso di te?", dice Andy. "Ho giusto qualcosa", dice Dave Mattacks riproducendo un campione del suono di un maiale che grugnisce! Perché Mattacks abbia un campione del grugnito di un maiale probabilmente rimarrà un mistero, ma abbassandolo di tonalità il campione diventa un po' meno riconoscibile e sembra funzionare.

"Crocodile" è, come canzone che combina la passione di Andy per le messinscene teatrali al passato di Dave coi gruppi country, un'incredibile predizione. "Non potevo farci caso a quel tempo, ma adesso è chiaro come il sole. Stavo per essere poco cerimoniosamente scaricato da mia moglie ed io predicevo in questa canzone il mio futuro". In effetti è stato un paio di anni prima che Marianne lo piantasse, ma le cose non andavano bene, e seduto nel capanno, e sfregando sul guiro[3] di plastica a forma di coccodrillo di Holly, raschiò via il ritmo di una bestia gelosa e con gli occhi verdi che cammina pesantemente nella sua testa. Alla fine, la bestia che lo coglierà di sorpresa sarà più un cane nero, pieno di rancore e arrabbiato che un coccodrillo geloso.

Il gusto campagnolo della canzone, una fusione tra il folk rock inglese dei Lindisfarne e degli Steler's Wheel con un piccolo arpeggio di country alla Gregsy, fa da contro melodia al "delizioso" motivo da parco giochi pseudo egiziano, "All the girls in Spain do a wee wee down the drain/While the boys in France do the same thing in their pants"[4]. La natura scena-per-scena dei testi e la presenza del coccodrillo non sono diversi da "Punch and Judy". Non è né la prima né l'ultima volta che scrive una canzone come se fosse un bozzetto teatrale.

 

 

“ROOK”

(Andy Partridge)

Le urla stridule dei corvi sono una caratteristica chiara e tetra della campagna inglese e di un certo numero di dischi degli XTC. Andy non ha scritto una nota da ormai un paio di mesi ed inizia a disperare, quando trova la progressione di quattro accordi che forma "Rook". "Gli accordi sembravano così tetri ed io iniziai a cantare cantilene senza senso sopra di loro. Ero così deliziato ed al tempo stesso sinceramente spaventato da questa cosa che mi ritrovai a piangere come un bambino. Pensai, Dio Mio! Io morirò". La paura per la morte imminente pervade le parole, le quali descrivono l'esperienza extracorporea della morte, di un'anima che sale sopra il mondo mentre si odono i rintocchi delle campane a morto. "Me la fa fare sotto ancora adesso", dice Andy. "Mi chiedevo se potesse influire sulla gente nello stesso modo in cui influiva su di me, come una qualche formula segreta musicale. Ovviamente non fu così, si è autodistrutta per cercare di rifarlo".

Musicalmente "Rook" è importante per altre ragioni. L'arrangiamento d'orchestra, un quartetto d'archi con gli ottoni, condotti da Dave al piano e al sintetizzatore, è un presagio di ciò che si ascolterà sul disco seguente. " 'Rook' è straordinaria", dice Dave. Grazie al cielo Andy vinse l'incontro con Gus, che voleva scartare la canzone durante le difficili fasi iniziali.

 

 

“OMNIBUS”

(Andy Partridge)

Nascosto dal rumore roteante ad alta velocità poco prima del secondo verso della "See Emily PlaY" dei Pink Floyd giace un motivetto che si arrampica su una semplice scala. E' questo motivo che, rallentato, forma le basi della melodia delle strofe di "Omnibus".Era apparso precedentemente sotto forma di un turgido clavicembalo sotto una poesia di Peter Blegvad per il progetto Orpheus, una promettente collaborazione che era fallita assieme alla loro amicizia, e altrimenti rimarrebbe inutilizzata per parecchio tempo.

"Omnibus" è una lettera aperta a Dave Gregory, nello stile musicale West End, per spronarlo ad assaggiare le donne del mondo. Eccetto la sua breve relazione con Aimee Mann appena dopo la pubblicazione di Nonsuch, Dave è stato decisamente uno scapolo solitario. Dave sembra abbastanza felice così ma Andy, che a lui tiene molto, dice, "Vorrei solo che trovasse la compagnia giusta".

"Omnibus" si pensa che debba sembrare l'imitazione musicale West End di una corsa d'autobus attraverso Londra negli anni cinquanta - tutta ritmi a sobbalzi, rumori metallici e colpi di clacson, con una sezione percussiva da cantiere di demolizione e la tromba scampanante di Guy Barker. Non è il tipo di canzone che Andy può aver composto alla chitarra. Con quella velocità non è neanche quel tipo di cosa che possa suonare al piano, così incarica Dave di farlo. Consapevole o no di essere il soggetto della canzone, la trova incredibilmente difficile da eseguire. "Ricordo che durante le prove le mani del poveretto si aggrovigliavano", dice Andy. Alla fine tornano alle tastiere programmate da Andy.

 

 

“THAT WAVE”

(Andy Partridge)

Solo per una volta negli anni sessanta, la famiglia Partridge (sezione di Swindon) per le vacanze estive non si era recata nel Weymouth ma aveva cambiato per andare a Newquey nel Devon. Newquey è noto per il surf e da bambino Andy aveva provato uno di quei frontali con le onde rimanendo a lungo svenuto. "Ha probabilmente contribuito alla mia paura per l'acqua", dice Andy. Ha anche contribuito al tema di "That Wave". "E' solo un'ondata d'amore che ti colpisce e ti lascia privo di sensi", dice Andy. Scaturisce da una accordatura aperta così inusuale che Andy la deve trascrivere sul suo quaderno per utilizzarla in seguito. Diventa una mostruosità psichedelica. "E' come una granata che esplode in una boutique psichedelica e fa saltare in aria cuscini, boa di piume e pesci rossi gettandoli fuori dalla porta al rallentatore", egli dice. "E' un miscuglio tra scenari di Barbarella e una scena di Electric Ladyland".

"La prima volta che l'ho sentita non sapevo cosa farci", dice Colin. "Ma insieme a Dave Mattacks tutto andò al suo posto, con noi due che l'affrontavamo come una coppia di brontosauri". Dave Gregory sa che il suo assolo del Chipping Norton non coglie nel segno e anticipa la chiamata di Andy dalle sedute di missaggio al Rockfield scrivendone uno nuovo. "E' stato un fantastico assolo acrobatico che ti arriva addosso cocente dalla stratosfera", dice Andy ancora in soggezione.

   

 

“THEN SHE APPEARED”

(Andy Partridge)

"Gus mi costrinse con le minacce a farla perché pensava fosse il singolo", egli dice. "Aha! Dudgeon il Bludgeon", aggiunge Colin. "Guff Dungeon in persona"[5], dice Andy. Il brano richiede qualche aggiustamento nelle parole per essere portato al livello degli XTC, ma la scelta di Gus di mettere questa canzoncina areata dopo il peso succhia-energia di "That Wave" è sensata. "Then She Appeared" sembra una canzone per Erica, ma Andy dice di no, infatti il berretto Frigio tricolore delle parole si riferisce all'equivalente francese del britannico Zio Sam, il cui nome, per pura coincidenza, è Marianne.

La registrano originariamente per il gruppo immaginario bubblegum dei Golden (un travestimento di Partsy) per un flexidisc di parodie anni sessanta della rivista di musica psichedelica Strange Things Are Happening, ma la rivista chiude prima della pubblicazione. Gus rianima la carina "Then She Appeared" dai testi senza senso, aggiungendo una chitarra dodici corde dal suono Gregoriano gioioso e con una traccia di bizzarre percussioni "lacerate". Sicuramente sembra un singolo, ma Andy pensa sia "peluria insignificante", ed il brano non ce la fa.

 

 

“WAR DANCE”

(Colin Moulding)

"War Dance" mostra un lato politico di Colin che raramente mostra in pubblico. "E' iniziata ad esistere nel 1983", egli dice. "La portai per Mummer con una musica differente, in risposta al fervore patriottico sollecitato dalla guerra delle Falkland. Ogni tanto l'Inghilterra ha questa febbre di guerra". La guerra del Golfo da alla canzone nuova intensità.

In studio Nick Davis altera completamente il missaggio iniziale, nonostante Colin conservi il suo agitare di shaker per sostenere la canzone. Il più grande rimpianto di Andy è il clarinetto sintetizzato. "Desideravo farlo con un clarinetto vero", egli dice. "E' troppo smascherabile. Sembra un pene che canta".

 

 

“WRAPPED IN GREY”

(Andy Partridge)  
(Singolo abortito e brano dell’album)

Da qualche parte lì fuori ci sono circa 5000 copie di "Wrapped In Grey". "Ricordo di averla sentita nell'autoradio, attraversando il Golden Gate Bridge, e di essermi sentito molto orgoglioso. Il ragazzo di Penhill è famoso", dice Andy. "E' uno dei nostri momenti qualitativamente migliori", dice Dave. "Era il grande singolo morto nella culla", dice Andy. "Lo stamparono e poi lo ritirarono. Che vergogna. E' stato la goccia che mi ha fatto voler lasciare la Virgin".

Andy è così orgoglioso di questo futuro singolo che ne disegna uno storyboard per un video, basato su un film di Lottie Rheinegger, ma nella registrazione non suona alcuno strumento. "Pigro bastardo", dice Colin. Il brano è un altro passo avanti verso l'orchestrale con l'amorevole arrangiamento d'archi di Herr Gregory. Gregsy suona anche il piano alla Bacharach, e Dave Mattacks e Colin si mescolano al missaggio influenzato da Pet Sounds. "La musica mi ricorda l'essere seduto dal barbiere nel 1960 ed ascoltare alla radio il 'Light Programme' ", dice Andy. Il brano si riaggancia al finale alla Badfinger. "Mio padre ascoltando il finale disse 'Adesso sei andato e l'hai rovinato!' ", dice Andy. "Affidatevi a Johnny per picchiarmi".

 

 

“THE UGLY UNDERNEATH”

(Andy Partridge)

C'è un pizzico dei vecchi XTC in "The Ugly Underneath", un verso arrabbiato ma semplice che rotola verso un ritornello ecclesiastico dalle parole maligne cavalcato dall'orchestra di chitarre di Dave suonate con rasoi elettrici al posto degli archetti - "Sembra uno stronzo su un cuscino di velluto", lo stima delicatamente Andy. Il soggetto combina la disillusione di Andy in generale per i politici e nello specifico per il suo matrimonio. "E' un sacco di cose pestate assieme. Ci si sposa ed è tutto dolcezza e fuoco, poi si comincia a muoversi insieme e si inizia a vedere il lato brutto. La stessa cosa accade con i politici. Durante le elezioni sono pieni di sorrisi e discorsi dolci, dopodiché ti accorgi di aver votato per un rottweiler e il primo che morderà sarai tu".

La canzone è molto breve, sotto i tre minuti, e sarebbe stata ancora più corta senza la parte d'organo finale di Dave. "Nel finale è un po' auto indulgente", dice Colin. "La canzone era abbastanza breve così pensammo di prendere diversi elementi per farci sopra un po' di J. S. Bach". "Volevamo una bella seconda parte per bilanciare lo sgradevole della musica e delle parole della prima parte. E' una stravaganza d'organo per fare appello al fantasma del taglio di capelli di John Paul Jones", dice Andy. "Il Centro Organi John Holmes ne sarebbe andato fiero".

 

 

“BUNGALOW”

(Colin Moulding)

Andando verso Londra con Andy e Dave, Colin aveva ascoltato il nastro della "Sparky's Magic Piano" di Andy ed era rimasto così preso dall'inusuale cambio di accordi discendenti che facevano da sottofondo alla voce di "Sparky" da decidere di lavorarci sopra. I cambi sopra l'accordo singolo, aveva scoperto, gli davano il ritmo della parola bungalow. Questo, aggiunto al suo amore per la "Let's Fly Away" di Noel Coward, e le vacanze estive giovanili nel Weymouth, la "Swindon Marittima", producono "la miglior cosa che Colin abbia mai scritto", come dice Andy. "Avrei voluto scriverla io". "La demo era anche più bella", dice Dave.

La registrazione riassume tutti gli elementi delle gloriose e tremende vacanze sul mare inglese. L'organo è tipicamente da cabaret dei campeggi turistici britannici. "Il clarinetto è totalmente Acker Bilk e 'Strangers On the Shore' ", dice Colin, anche se in seguito ha scoperto che il riff di clarinetto assomiglia molto di più alla "Postcard" dei Bonzo Dog Doodah Band, un brano che Andy era solito suonargli anni addietro. "Ho anche gigioneggiato con la voce per farla sembrare un po' quella di Noel Coward. Dopodiché Dave ha trovato il campione di un coro gallese maschile. Quando lo ascoltai, quasi trapassai il soffitto gridando, 'E' lui! Metticelo!' ". Il coro è accresciuto dalla band, che ci canta sopra nella migliore interpretazione di un coro maschile. Anche la parte di batteria rigorosa di Dave Mattacks evoca il suono di qualche complessino mediocre che si scalda in un bar di un campeggio. "E' proprio un piccolo film. Un tocco di Mick Leigh-Sul-Mare", dice Andy.

"E' l'unica canzone che ho composto al piano, se non consideriamo 'Washaway' ", dice Colin. "In realtà ritirarsi in un bungalow sul mare era il sogno dei miei genitori. Naturalmente non l'hanno mai fatto".

 

 

“BOOKS ARE BURNING”

(Andy Partridge)

La reazione straordinaria al libro I Versi Satanici di Salman Rushdie sciocca la Gran Bretagna. Per aver descritto una scena d'amore del profeta Maometto l'ex pubblicitario deve sottostare a un fatwah mondiale (religiosa licenza di essere ucciso) lanciata dall'ayatollah Khomeini all'intero mondo mussulmano. Rushdie deve nascondersi mentre i mussulmani britannici bruciano il libro e le sue fotografie per le strade di Londra.

Per Andy veder bruciare dei libri è particolarmente spaventoso. "Heinrich Heine disse, 'Ogni volta che bruciano i libri, in sostanza bruciano anche gli uomini'. Io amo i libri. Sono oltre le critiche. Sono la linea calda della saggezza verso la storia. Sono le nostre radici e non dobbiamo mai dimenticarlo". La sua passione viene fuori dalle parole che scrive, e forse drammatizza molto paragonando l'odore dei libri che bruciano a quello dei capelli bruciati. Ma le parole aspettano una canzone fino al giorno in cui Andy sta "cazzeggiando attorno" a degli accordi della "I Get Around" dei Beach Boys. Qui trova la progressione di accordi che valorizza la struttura di "Books Are Burning".

L'arrangiamento della canzone è abbastanza semplice. Condotto nell'andatura maestosa di una marcia funebre, accelerata per il middle eight in crescendo. In origine Andy ha pianificato un finale tirato per le lunghe alla "Hey Jude", ma Gus e Dave suggeriscono l'atipico duello di assolo di chitarra tra i Signori P. e G. (forse la migliore opportunità per paragonare lo stile preciso e intricato di Dave con quello più istintivo di Andy) prima di sfumare con i resti dell'idea alla "Hey Jude", cantata dagli XTC, da Mattacks, da Dudgeon, e da me stesso!

"Books Are Burning" è la prima canzone che, dopo tanti anni, suonano dal vivo alla televisione inglese. Purtroppo l'esibizione al The Late Show è rovinata dalla leggendaria incapacità della BBC di trovare un suono decente per i gruppi dal vivo. "E' terrificante", dice Andy. "L'abbiamo suonata sette volte per provare l'angolazione delle telecamere ma non ci hanno lasciato sistemare i suoni. Cosa dovevamo fare se non andarcene a ubriacarci?"

 

 

FUORI DAI BINARI…


 

“DOWN A PEG”

(Colin Moulding)  
(Solo lato B)

Come succede spesso i lati B sono delle demo casalinghe, più per dare qualcosa di speciale ai fan che per risparmiare denaro, per quanto senza dubbio questo aiuti. "Down a Peg" è una delle demo casalinghe di Colin, e benché sorrida alla supposizione che sia rivolta ad Andy, non lo conferma. "Probabilmente ha molto più a che fare col tornare a casa ed essere riportato a terra dai tuoi figli. Avere una famiglia è una grande livella. E' facile lasciarsi montare la testa da questo non senso del pop, ed è una cosa buona abbassare la cresta[6] quando torni a casa".

 

 

"GRIBOUILLAGE" E "SOMESUCH

 

L'etichetta francese della Virgin pubblica "Gribouillage", le prime cinque demo di Nonsuch, un CD in edizione limitata per i fan. Questo, a sua volta, ispira Andy a proporre Somesuch, con tutte le demo di Nonsuch nell'identico ordine. Harry Partridge, che ha quasi quattro anni, è ingaggiato per disegnarne la copertina, ma alla Virgin perdono i nastri e da allora non si sentiranno più.

 

 

“CHERRY IN YOUR TREE”

(Andy Partridge)
(Pubblicata sulla colonna sonora dello spettacolo per bambini  Out of This World with Carmen San Diego)

Tutte le canzoni del progetto per lo sventurato progetto del disco bubblegum parlano di sesso. "Cherry In You Tree", che si suppone composta dal "famoso" gruppo degli anni sessanta dei Captain Cooks, ne è un ovvio esempio. Ciò nonostante è scelta ,in una forma leggermente più velata, per il secondo disco per bambini da pubblicare in concomitanza con lo spettacolo americano "Where In the World Is Carmen San Diego?"

David Yazbek, amico e fan degli XTC, è il supervisore musicale del programma e chiama Andy per chiedergli una canzone per il disco. Egli offre "Cherry In Your Tree" che è accettata interamente anche se la frase "Making love with you"[7] è cambiata in "Baking love with you"[8], la quale effettivamente calza meglio con parole tipo, "Roll it in the flour now/Knead it for an hour now"[9], che sono tutto divertimento innocuo e innocente.

Dave Gregory è in tournèe con Aimee Mann e non presiede alle sedute di registrazione. Andy sta facendo visita ad Erica a New York e siccome David Yazbek vive lì, Colin arriva in volo e David produce la canzone con il batterista dei They Might Be Giants, Brian Docherty, ai Kampo Studios alla Bowery. "Non era certamente nello stile pop degli anni sessanta in cui si supponeva dovessero suonarla i Captain Cooks", dice Andy. "In realtà è più una specie di formaggio contemporaneo". Così la torta di formaggio che ne risulta è cotta sotto il nome XTC.

 


[1] trad. “I loro cartelli sembrano identici, con la foto ed il nome"

[2] trad. “Papavero”

[3] Ndt. Strumento di origine cubana che si sfrega con una bacchetta.

[4] trad. "Tutte le ragazze spagnole fanno pipì nella fogna/mentre i ragazzi francesi se la fanno nei pantaloni"

[5] trad. “Bludgeon = Randello; Guff Dungeon = Prigione Sotterranea delle Scemenze”

[6] trad. “Down a Peg = Abbassa la cresta”

[7] trad. “Fare l'amore con te”

[8] trad. “Cuocere l'amore con te”

[9] trad. “Rotolalo nella farina, ora. Impastalo per un'ora, adesso”

 

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