01. River of Orchids (5'52)
02. I'd Like That (3'51)
03. Easter Theater (4'37)
04. Knights in Shining Karma (3'39)
05. Frivolous Tonight (3'10)
06. Greenman (6'18)
07. Your Dictionary (3'15)
08. Fruit Nut (3'01)
09. I Can't Own Her (5'26)
10. Harvest Festival (4'16)
11. The Last Ballon (6'37)
Andy Partridge: vocals and
guitar
Colin Moulding: vocals and bass
additional musicians:
Dave Gregory:
piano, keyboards, keyboard programming,
guitars, and backing vocals
Praire Prince: drums
and percussions
Guy
Barker: trumpet and flugel horn solo on "The Last Balloon"
Steve Sidwell:
solo trumpet on "Easter Theatre"
Nick Davis and
Haydn Bendall: extra keyboards
Mike Batt:
orchestral arrangements for "Greenman" and "I Can't Own Her"
All arrangements played by The London Sessions Orchestra under their leader
Gavin Wright
1999.
Original production and engineering: Haydn Bendall. Additional
production, engineering, and mix: Nick Davis. Recording engineers: Barry
Hammond and Alan Douglas. Mix assisted by Simon Dawson. Recorded at Chipping
Norton Recording Studios, Oxfordshire, England, January-February 1998; Haydn
Bendall's studio, Kent, England, March 1998; Abbey Road Studios (Studio
One), London, England, April 1998; and Colin's front room, Swindon,
Wiltshire, England, June-August 1998. Mixed at Rockfield, Monmouth, Wales,
September 1998.
Album mastered by Tim Young at Metropolis Mastering, London.
Front cover photograph by Peter Ashworth. XTC
photographed by Valerie Phillips. Sleeve art by A.P. and
Andrew Swainson at Cactus Design.
All tracks written by Andy
Partridge except 5, 8 by Colin Moulding.
Dopo sette anni di dispute legali e con una
nuova casa discografica, la Cooking Vinyl, riprende la tanto
sospirata produzione.
Dave Gregory, che figura tra i
musicisti ospiti, non fa piu' parte della band. Le parti di
chitarra e tastiere sviluppate da Gregory per AV1 erano gia'
definitive al momento della separazione. Da segnalare il ritorno
di Praire Prince alla batteria.
Da tempo Partridge e Moulding
progettavano di comporre della musica dove la parte orchestrale
avesse una importanza rilevante.
Le attese sono state ripagate totalmente, AV1 e' stupendo. Gia' le
prime note di "River of Orchids" rappresentano il lento
riprendere, il rimettersi in moto, il ritorno alla vita. "Voglio
vedere un fiume di orchidee dove c'era una autostrada, sposta la
tua macchina dalla strada" canta Partridge quasi come una
preghiera all'uomo di ritrovare la sua dimensione naturale lontana
dalla soffocante stretta tecnologica. E tutto l'album rappresenta
un'esortazione a ritrovare il piacere del contatto con semplici
valori attraverso pregevoli e delicate ballate come "Easter
Theatre", "Knights in Shining Karma", "I Can't Own Her" e "Harvest
Festival". L'allegria di "Frivolous Tonight" e di "I'd Like That"
e l'incedere di "Greenman" rendono AV1 così piacevolmente
coinvolgente da farne quasi una colonna sonora della propria
intimita'.
Partridge: "AV1 è in
controtendenza con quanto si sente in giro. Oggi tutti usano
fondamentalmente chitarra, batteria e basso e nessuno penserebbe
di fare questo tipo di musica".
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