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XTC - The Interview

by Silvia Boschero - Mauro Zanda

 

 

"La nostra più grande fortuna?
Non aver avuto successo"
A. Partridge

Xtc, l'intervista: il cinema italiano, i libri,
le meditazioni di due antieroi dei rock
 

Due gentlemen inglesi. In completo di fresco di lana a quadri, mentre fuori dall'albergo romano ci sono 30 gradi all'ombra. In inglese oxfordiano gli Xtc, ovvero Andy Partridge (A.P.) e Colin Moulding (C.M.), ci raccontano 'Wasp Star', il secondo capitolo della saga Apple Venus che ha riportato in luce gli antieroi dei del pop inglese. Una lunga, rilassata chiacchierata sulla musica e non solo.

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Da sempre una delle particolarità degli Xtc é la capacità unica di realizzare una musica così apparentemente semplice ("This is pop"... ), che nasconde strutture e dinamiche complicatissime. Questa attitudine deriva forse dall'amore di Andy Partridge per la musica barocca?

A.P. "Credo che derivi più dal mio amore per i giocattoli, per i giocattoli meccanici che mi sorprendono e mi divertono. Mi piacciono le canzoni capaci di sorprendere, mi piacciono le canzoni che sembrano esaurite ma non appena giri l'angolo ti portano in qualche luogo esotico. Qualcosa di simile a quando vai ad aprire la porta e invece della solita vista ne vedi una diversa che non ti aspettavi. Credo che quando la musica é capace di fare questo, quando io sono capace di farlo, sia veramente meraviglioso. Quando piuttosto che l'ovvio, hai l'inatteso. Questo é molto prezioso".

Credi che la musica migliore sia quella immediata?

A.P. "Credo la migliore musica tu la possa apprezzare immediatamente conoscendo solo la sua pelle. Ma se é buona musica tu puoi entrare sotto la pelle e addentrarti nel corpo, scoprire tutti i pezzi buoni, il cuore, l'anima".

Ma é vero che adori la musica barocca?

A. P. "Certamente".

Via piaccia o no, questa rinascita dei pop inglese vi pone come dei capofila. Voi come la vivete questa posizione?

C.M. "Non faccio molta attenzione a quello che mi succede attorno. Capita di ascoltare alla radio gente che ti descrive. Capita che alcune definizioni ti piacciano abbastanza e tu dica: certo, questo é giusto, il paragone é azzeccato. Ho un figlio di venti anni che di solito mi fa ascoltare le stesse cose che lui ascolta ma non c'é niente che mi attrae veramente, da cui possa dire di sentirmi influenzato. Ma questo é normale, credo che in ogni era il 90% della roba che ascolti non sia buona in ogni caso. Poi c'é una percentuale di musica che non riesce a raggiungerti".

Siete rimasti gli unici due Xtc, vorrei sapere cosa é successo con Dave Gregory e quale é stato il suo contributo alla creazione di "Apple Venus Vol. 1" e inoltre... una provocazione: Dave se ne é andato forse perché non é così semplice lavorare con Mr. Andy Partridge?

A. P. "Ahaha... Credo che lui ora mi veda come il diavolo. Quando ho i capelli molto corti puoi vedere le corna! Spiegare quello che é successo con David richiederebbe una lunga risposta ma cercherò di essere breve. Dave ha uno stato d'animo piuttosto alterato per via dei fatto che soffre di diabete da quando aveva sedici anni ed é molto arrabbiato per questo, anzi é la persona più irascibile che io abbia mai incontrato. Dunque ha molte frustrazioni per questo motivo e sente che la vita é stata molto crudele con lui. La sua cattiveria si manifesta in molti modi. E' arrabbiato anche perché non scrive canzoni dunque molto invidioso sia di me che di Colin. Mescola queste rabbie al suo desiderio di suonare dal vivo. Infatti dal momento in cui lui non scrive canzoni, vorrebbe esprimersi in un altro modo, almeno per mostrare al mondo la sua collezione di chitarre. Scusate per la mia acidità, ora smetto. Credo che Dave fosse convinto che lo stessimo estromettendo dalla band, cosa non vera. Stavamo semplicemente cercando di costruire un album che avesse una natura orchestrale, e Dave, non suonando ne' violino, ne' violoncello, ne' viola etc., pensò che era un mezzo per cacciarlo. Quello che lui ha fatto in "Apple Venus vol. 1" poi é stato soprattutto suonare il piano, cosa che lo annoiava moltissimo, perché si sentiva un chitarrista. E questa é un'altra ragione per cui era scontento".

Dopo Apple Venus vol. 1 non vi ha mai sfiorati il desiderio di realizzare un concerto con una grande orchestra?

A. P. "No, non saremmo in grado di pagare il pranzo per tutti. Non abbiamo intenzione di suonare dal vivo. E' un altro pianeta. Suonare dal vivo é un altro modo di essere, così diverso da noi. A noi piace essere gente privata, ci piace scrivere e registrare. Non siamo abbastanza attori per suonare dal vivo. Per fare dei buoni live credo sia necessario essere attori, essere in grado di fingere e manipolare le proprie emozioni e io sono un pessimo bugiardo".

A proposito di pranzi e soldi. C'e' una canzone di Colin Moulding, "Frivolous Tonight", che in Italia fa da base ad uno spot [Wolkswagen Lupo n.d.t.] Non ce lo saremmo mai aspettato dagli Xtc...

C. M. "Sono contento, anche se ancora non l'ho visto. Ben venga".

Ancora a proposito di questo conflittuale rapporto con il vostro pubblico che in qualche modo é anch'esso ossessivo ... come lo vivete?

A. P. "Se vai a vedere le cose che scrivono su di noi in lnternet fa paura, é preoccupante. Ti viene da dire: ma cosa diavolo pensa questa gente? Ma in realtà, e non é un modo per offendere i fan, a noi davvero non importa niente del pubblico. E' molto carino se a loro la nostra musica piace, ma rimane il fatto che facciamo musica solo per noi stessi. Dunque dobbiamo dire ancora una volta che non ci importa un bel niente della popolarità. Se qualche goccia di questa pioggia cade su qualcuno, sappiate che non era nostra intenzione".

Questo é probabilmente anche il motivo per cui avete un rapporto difficile anche con l'industria discografica?

A.P. "Assolutamente si. Le case discografiche vogliono che tu faccia il disco, vada in tour e lo venda. Anche noi siamo ovviamente interessati a vendere, ma non a vendere noi stessi, solo il nostro lavoro, la nostra musica. Non ci piace la gente che ci desidera come "persone".

C.M. "Un'altra cosa: quando hai successo con una canzone in particolare, le case discografiche ti vogliono sempre mantenere in quella direzione. E se tu farai davvero così, sarai finito. Quello che devi cercare di fare é ignorare il tuo successo, o la mancanza di successo, e continuare nella tua direzione solo per te stesso. Se alla gente piace, tanto meglio, ma non é mai una buona idea scrivere per gli altri".

A. P. "Noi abbiamo questa teoria per cui la mancanza dì successo é stata molto buona per noi. Non aver avuto successo ci é stato d'aiuto. Perché il successo porta la rabbia, porta interessi, la necessità di cambiare le persone, far male alla gente. Credo che se avessimo avuto successo subito, saremmo cascati a pezzi".

Ma questa é una mancanza di fiducia in se' stessi?

A. P. "No, assolutamente. Noi crediamo moltissimo in noi stessi. La mancanza di successo é dovuta in particolar modo al fatto che la nostra musica non é mai stata passata alla radio e quindi per la maggior parte delle persone non é mai esistita. Sono convinto che se la gente l'avesse ascoltata alla radio avrebbe detto: "ehi però, mica male!" Il fatto che nel passato siamo stati in qualche modo estromessi dalle radio é uno dei motivi per cui io sono convinto che non abbiamo avuto successo. Ma non lo vedo come una tragedia, anzi".

Una curiosità per Andy: come mai, nonostante tu sia uno dei migliori chitarristi del mondo, non suoni un assolo per più di mezzo minuto?

A. P. "Perché mi piacciono gli assoli se sono musicali, corti e dolci. Credo che la cosa più importante sia la concisione. Arrivare dritti, brevi ed esatti al punto. Non mi piace la musica artificiale, non mi piace grassa".

Cosa ne pensi dei laburisti di Tony Blair?

C.M. "Mi dispiace ma non mi interesso affatto di politica. Ad essere onesto non sono interessato proprio a niente eccetto le cose che riguardano la mia casa".

A. P. "La politica inglese é conosciuta come un'attività fatta da gentlemen molto educati. Ma é corrotta e sporca come ovunque, sfortunatamente. La tipologia di persona adatta a fare il politico è la stessa persona affamata di potere e la stessa persona che é affamata di potere é quella che il potere non lo vuole cedere a nessun altro. Quindi i politici sono le persone per cui é consigliabile non votare. Credo che un buon sistema politico sia scegliere a random ogni anno una persona, e fare di questa un dittatore. Probabilmente avrebbe un effetto benefico. lo non credo nei politici perché sono affamati di potere e chiunque é così é pericoloso, é sulla strada della corruzione. In Inghilterra diciamo: non importa per chi voti, il governo si insedia".

E della canzone politica cosa ne pensi?

A.P. "Un tempo ero più interessato alla musica orientata politicamente ma mi sono trovato impotente. Puoi dire ciò che vuoi ma ti ritrovi chiuso in una sorta di scatola dell'anima. Oggi sono molto più interessato, come Colin, ad esplorarmi dentro e trovare la verità, me stesso. Credo che guardandosi dentro sia più facile anche instaurare i rapporti con gli altri. La politica é un diavolo necessario. l'anarchia sarebbe una cosa terribile ma la politica é altrettanto brutta. Fate la vostra scelta".

Nello stesso modo, indirizzandovi alla vostra individualità, lavorate sulla musica, sui testi?

A.P. "Sì, é molto importante. Colin ed io abbiamo imparato negli anni ad andare più a fondo. Lì é dove si trova l'anima ... guardala! No, quella non é la tua anima, é un commento, un'osservazione. Devi guardare a fondo, metterti un braccio giù in gola e scoprire: ohh Dio! Questa é la mia anima, cosa ci posso fare? Credo che così tutto sia più potente, forte, meglio di essere un commentatore, raccontare le gesta di qualche politico o di un gruppo dì persone. E inoltre, piano piano ha capito che io posso essere il commentatore solo di me stesso".

L'anno scorso abbiamo ascoltato i demo tapes di "Apple Venus 1" tutti suonati da Andy e abbiamo notato che le canzoni erano esattamente uguali a quelle che poi sono uscite su disco. Questo significa che gli Xtc sono al 90% Andy Partridge?

A. P. "No. Forse per il 90% delle canzoni che io scrivo so perfettamente cosa voglio da loro. In particolar modo per quello che riguarda i demo orchestrali c'é stato un planning preciso dal momento in cui non puoi trovarti in una stanza con altri 40 musicisti e tentennare. Devi prevedere tutto. I demo per il materiale elettrico di 'Wasp Star' invece erano molto più aperti, non così organizzati e precisi perché i soli musicisti impegnati eravamo noi due. Ma sì, per quanto riguarda le canzoni che io scrivo, ne rappresento il 90%, casi come per le canzoni che Colin scrive lui ne é il 90%. Comunque entrambi abbiamo sempre grandi idee per le canzoni dell'altro".

Cosa c'é dietro il titolo 'Wasp Star'?

A.P. "Non ha niente a che fare con 'White Anglo Saxon and Protestant', é solo una coincidenza completamente casuale. L'abbiamo scelta perché era la frase che cercavamo, una descrizione più breve e elettrica per il disco. E' certamente "Apple Venus Volume 2" ma abbiamo voluto un titolo principale più mascolino. Mentre mixavamo l'album avevo con me un libro di arte Azteca e nel libro vidi la frase 'Wasp Star'. Pensai: bellissimo, due parole che non abbiamo mai messo assieme! Come viene in italiano? Vespa Stella. Una poesia fantastica, poi ho letto che Wasp star é il modo in cui gli Aztechi chiamavano Venere".

Sempre riguardo al disco: ci aspettavamo qualcosa di più rock ...

A.P. "Cosa ti aspettavi, i Megadeath? Credo che comunque sia un disco molto potente. E' molto più elettrico, rumoroso. Ma non suona noise come il noise di altri".

Abbiamo appurato che non amate la politica, sappiamo che ovviamente amate la musica. Dunque cos'altro vi da stimoli?

C.M. "Mi dedico ai lavori di casa, anzi a rifuggirli mentre mia moglie me li vorrebbe imporre. E poi suono spesso la chitarra in una stanzina di casa mia".

A. P. "Spendo tutto il mio tempo a far sesso, o a cercare di farlo, non sempre con risultati soddisfacenti. Come ogni altro uomo. Mi piace disegnare, leggere, pensare. Sedermi a riflettere e scomparire al cospetto della mia mente. Dipingo anche. Nella versione giapponese di Wasp Star c'é un book allegato con le mie pitture. Ma la maggior parte dei giorno penso al sesso. Mi preoccupa ma credo che invecchiando ci penserò meno".

Quanto tempo dovremmo aspettare per il prossimo disco degli Xtc?

A.P. "Gli ultimi tre anni li abbiamo passati in studio o in giro a promuovere il nostro lavoro. E ora cerchiamo un po' di tempo di relax. Per quanto riguarda il futuro non c'é niente all'orizzonte e questo é bello. E' tutto completamente vuoto ... meraviglioso. Dopo questi due dischi mi sento come se avessimo appena fatto un film epico. E ora non possiamo far altro che rilassarci e dire: oh finalmente!".

E l'etichetta non insiste per un concerto, magari per un MTV unplugged?

A.P. "Ohh, mio Dio! Sfortunatamente é come se lo avessimo inventato noi l'unplugged. Nessuno lo faceva quando abbiamo iniziato nei tardi Ottanta, ma poco dopo é scoppiata la moda. Non sento l'esigenza di suonare in nessun modo. Si, le etichette ci hanno provato più volte, ma io preferisco continuare a scrivere canzoni e a fare sesso".

Ti piace il cinema?

A.P. "Non vado al cinema. Mi piace girare random la sera alla tv. Mi piace trovare bei film per caso. I miei film preferiti, conosciuti tutti per caso, sono proprio film italiani. Per esempio quello dove c'é l'uomo che si innamora della ragazza che beve tanto latte e cantano: bevete più latte. Credo sia della fine dei Sessanta. C'é n'é un altro dove l'uomo lavora la notte, la donna il giorno e non si vedono mai. Tutti i film italiani dei Sessanta e Settanta hanno una dimensione da sogno che adoro, che trovo un linguaggio molto forte. Non credo che esista un cinema simile in Inghilterra".

Forse Greenaway?

A.P. "Sì, é vero Greenaway, ma anche David Lynn".

C. M. "David Lynn si, ma anche Lynch, pensiamo al suo Elephant Man. lo sono un grande fan di Mike Leigh, l'autore di Naked e ad esempio di Secret and Lies anche se non credo che quest'ultimo sia uno dei suoi migliori, preferisco le prime cose. Anche io non vado spesso al cinema. Mi piacciono i film italiani e francesi, e anche se ho dei problemi a seguirli con i sottotitoli credo che comunque hanno su di me un grande impatto visivo".

A.P. "Noi non siamo il tipo di persone che vanno a cercare le cose culturali. Sono gli input che ci sbattono addosso. E credo che sia uno dei migliori modi di essere: non aspettarsi niente e venir colpiti improvvisamente dalle cose, ti entrano incidentalmente negli occhi e nelle orecchie e godi della scoperta"

Puo' succedere ad esempio con i libri. Magari alcuni libri hanno influenzato il vostro modo dì scrivere...

A.P. "Prima leggevo moltissima fiction ma non ce la faccio più. Leggevo le cose di Kurt Vonnegut. A vent'anni lessi un libro di uno scrittore ceco, ed ero convinto che il personaggio principale fossi io. Tutto tornava perché io mi sento un po' cieco, un po' grassoccio, pochi capelli corti... Si trattava del soldato buono Sweck. Ho letto soprattutto libri di storia o d'arte, e mi sento influenzato soprattutto da quelli di storia, la storia e il suo legame con la natura, le colline, le foreste".

"The most fortunate thing?
Never having been successful"
A. Partridge

XTC, the interview: Italian cinema, books and the meditations of two anti-heroes of rock
 

Two English gentlemen. In summer wool suits, while outside the Roman hotel, it’s at least 30° C in the shade. In very mannered English, XTC, or in other words, Andy Partridge (A.P.) and Colin Moulding (C.M.), talk about Wasp Star, the second chapter in the Apple Venus saga that has brought the anti-heroes of British pop back in the public eye. A lengthy, relaxed chat on music and other things.

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One of the particularities of XTC has always been the unique capacity of making music that is apparently simple ("This Is Pop"…), but hides extremely complicated structures and dynamics. Does this attitude derive from Andy Partridge’s love of Baroque music?

A.P. "I think that it derives more from my love of toys, for mechanical toys that surprise me and make me have fun. I like songs that are able to surprise. I like songs that seem to be running out of energy, but just as soon as you turn the corner, they take you to some exotic place. Something like if you are about to open the door expecting the usual visitor, see someone you weren’t expecting at all. I think that when music is capable of doing this, when I am capable of doing this, it’s really a marvelous thing. When, instead of containing the obvious, it has something of the unexpected. That is very precious."

Do you think that the best music is that which has some immediacy to it?

A.P. "I think the best music you can appreciate immediately just by feeling it on the skin. But if it is good music, you let it ender under the skin and get into your body, discovering all the good parts, the heart, the soul."

But it is true that you adore Baroque music?

A.P. "Certainly."

Whether you like it or not, the rebirth of English pop has placed you as the icons. How do you feel about that?

C.M. "I don’t pay much attention to what is happening around me. Sometimes I catch the people they mention on the radio. Sometimes I like certain definitions enough to say: sure, that’s right, the comparison is on target. I have a twenty year old son who usually makes me listen to the same things he does, but there isn’t anything that particularly attracts me, something that I can feel influenced by. But this is normal, I think that in every era, 90% of the stuff that you hear isn’t good anyway. Then there’s the percentage of music that isn’t made available to you."

You two are the only remaining members of XTC. I would like to know what happened with Dave Gregory and what his contribution to the creation of Apple Venus Vol. 1 was. And, a provocation: did Dave leave because maybe it isn’t all that easy to work with Mister Andy Partridge?

A.P. "(laughs)…I think that he now sees me as the devil. When I had really short hair, he could see my horns! To explain what happened with David would take a long reply, but I’ll try to be brief. Dave has a rather altered mood state for the fact that he suffers from Diabetes from the age of sixteen. He’s really angry about this, actually he’s the most irascible person I have ever met. So, he has many frustrations for this reason and he feels like life has been cruel to him. His nastiness manifests itself in many ways. He is angry also because he doesn’t write songs and he is therefore very envious of Colin and I. Mix these two angers with his desire to play live. In fact, being that he’s not a songwriter, he would like to express himself in some sort of way, at least to show the world his guitar collection. Excuse me for being so bitter, now I’m going to stop. I think Dave was convinced that we were shoving him out of the band, something that wasn’t true. We were simply trying to create an album that had an orchestral nature to it, and Dave, not playing a violin or a cello, or a viola, et cetera, thought that it was all a means to kick him out. What he did on Apple Venus vol. 1 was mostly to play the piano, something that really bores him, because he feels that he is a guitarist. And this was another reason for which he was unhappy."

Following Apple Venus vol. 1 did you ever get caught with the desire to do a concert with an orchestra?

A.P. "No, we aren’t able to pay lunch for all of them. We have no intention to play live. That’s another planet. Playing live is another way of being that’s so different from what we are. We like to be private people, we like to write and record. We aren’t good enough actors to play live. To do live really well, I think you need to be actors, to be able to pretend and to manipulate your own emotions and I am a terrible liar."

About lunches and money… there’s a song of Colin Moulding, "Frivolous Tonight", that in Italy is the background to a television advertisement. We never would have expected that from XTC…

C.M. "I’m happy about it, even if I haven’t yet seen it. That’s great."

Once again about this conflicting relationship between you and your public that is in some ways obsessive…how do you feel about it?

A.P. "If you go and see the things they write about us on Internet, it’s scary, it’s worrying. It makes you think: what the hell are these people thinking? But, in reality, and not in any way to offend the fans, but we just don’t care about our public at all. It’s very nice that they like our music, but the fact is that we make music only for ourselves. Therefore, we have to once again say that we don’t give a damn about being popular. If a drop of this rain falls on someone, it’s just to say that that wasn’t our intention."

Is this probably the reason behind your difficult relationship with the record industry?

A.P. "Absolutely yes. The record companies want you to make the record, go on tour and sell it. And we too are interested in selling, but not selling ourselves, only our work, our music. We don’t like it that the public considers us as "persons"."

C.M. "And another thing: when you have a song that is particularly successful, the record companies want you to keep moving in that direction. And if you really do it that way, you’ll be finished. What you have to try to do is to ignore your success, or the lack of it, and move in your own direction, only for yourself. If the people like it, all the better, but it’s not a good idea to write for others."

A.P. "We have this theory under which the lack of success has been very good for us. Not being successful has helped us. Because success brings anger, greed, the necessity to change people, to hurt people. I think that if we had been successful, we would have fallen to pieces."

Is this a lack of faith in yourselves, though?

A.P. "Absolutely not. We believe very much in ourselves. The lack of success is mainly due to the fact that our music has never been on the radio and therefore, for the majority of listeners, we never even existed. I am convinced that if people had heard us on the radio they would have said, "Hey, wow! Not bad!" The fact that in the past we have been in some way banned from the radio is one of the reasons for which I am convinced that we never were successful. But I don’t see it as a tragedy, the opposite is true."

A question for Andy: how come, even though you are one of the world’s best guitarists, you never play a guitar solo that lasts longer than 30 seconds?

A.P. "Because I like solos that are musical, short and sweet. I think that the most important thing is being concise. Arriving straight, brief and right to the point. I don’t like artificial music, I don’t like fat."

What do you think of Labour and Tony Blair?

C.M. "I’m sorry, but I’m not at all interested in politics. And to be honest, I’m not interested in anything at all except the things relating to my house."

A.P. "English politics is known as an activity done by very well-mannered men. But it is as corrupt and dirty as anywhere, unfortunately. The sort of person that is suited to being a politician is the same person that is power-hungry and the same person who is power-hungry is that who will not relinquish his power to anyone. Therefore politicians are the persons who it is advisable to not vote for. I think a good political system would be to randomly select one person every year, and to make him a dictator. It would probably have a beneficial effect. I don’t believe in politicians because they are power-hungry and whoever is that way is dangerous, on the road to corruption. In England we say: it doesn’t matter who you vote for, the government settles in."

What do you think of political songs?

A.P. "Once I was interested in politically oriented music, but I felt impotent. You can say what you wish, but you will find yourself closed in a sort of a box for your soul. Today I’m much more interested, as is Colin, in exploring my insides and finding the truth, myself. I think that looking into oneself makes it easier to have relationships with others. Politics is a necessary devil. Anarchy would be something terrible, but politics are just as ugly. Make your own choice."

In the same way, do you work on the music and the lyrics considering your individuality?

A.P. "Yes, that’s very important. Colin and I have learned over the course of the years to get to the bottom of things. That’s where you find your soul…. Look at it! No, that’s not your soul, that’s a commentary or an observation. You have to look straight to the bottom, put your arm further down your throat and discover: Oh God! That’s my soul, what can I do with it? I think that in this way, everything is stronger, more powerful, better than being a commentator, talking about the acts of some politician or group of people. And anyway, bit by bit I discovered that I can only be the commentator of myself."

Last year we heard the demo tapes of Apple Venus 1 played by Andy and we noticed that the songs were identical in every way to those that then came out on disc. Does this mean that XTC is 90% Andy Partridge?

A.P. "No. Maybe for the 90% of the songs I write I know perfectly what I want from them. This is particularly true for the orchestral demos. There was a precise planning for the reason that you can’t find yourself in a room with 40 musicians and stagger around. You have to predict everything. The demos for the electric Wasp Star material were instead very much more open, not as well organized and precise because the only musicians involved were we two. But yes, regarding the songs that I write, my part represents 90%, just as for the songs that Colin writes, he is the 90%. But, both of us always have great ideas for the songs of the other one."

What does the title of Wasp Star mean?

A.P. "It has nothing at all to do with ‘White Anglo Saxon and Protestant’, it’s just a totally casual coincidence. We chose it because it was the phrase we were looking for, a brief and electric description of the disc. It certainly is "Apple Venus Volume 2", but we wanted a principal title that was more masculine. While we were mixing the album, I had a book of Aztec art with me and in the book I saw the phrase, ‘Wasp Star’. I thought: beautiful, two words that we had never before put together! How do you say it in Italian? Vespa Stella. A fantastic poetry, then I read the Wasp Star is the way that the Aztecs called Venus."

Still speaking about the disc: we expected something more rock….

A.P. "What did you expect, Megadeath? I think that at any rate, it’s a very powerful disc. It’s much more electric, noisy. But it’s not the same noise as other people’s noise."

We have found out that you don’t like politics, we know that you obviously love music. What are the other things that stimulate you?

C.M. "I dedicate myself to work around the house, actually, trying to get out of it while my wife is trying to impose it on me. Then I often play guitar in a room at home."

A.P. "I spend all of my time having sex, or trying to do so, not always with satisfying results. Just like any other man. I like to draw, read, think. Sit and reflect and disappear from my mind. I also paint. In the Japanese version of Wasp Star there is a booklet that has my paintings reproduced. But the most part of my time is spent thinking about sex. I am worried about this, but I think that getting older, I will think about it less."

How much longer before the next XTC record?

A.P. "The past three years we spent in the studio or travelling in promoting our work. It’s time that we try to find some time to relax. For the future, there’s nothing new on the horizon and this is wonderful. It is all completely empty… marvelous. After these two discs, I feel as though we have just finished an epic film. And now we can do nothing else but relax and say: oh, finally!"

And your label isn’t insisting on a concert, perhaps an MTV unplugged?

A.P. "Ohhh, my God! Unfortunately, it’s as if we invented the unplugged. No one did it when we started in the late 80s, but just after that the trend exploded. We feel no need to play live in any manner. Yes, the labels have tried on several occasions, but I prefer to write songs and have sex."

Are you interested in cinema?

A.P. "I don’t go to the movies. I prefer to randomly watch what’s on the television in the evening. I like to find good films there by accident. My favourite films, all known by sheer luck, are Italian films. For example, the one where there’s a man who falls in love with the girl who drinks a lot of milk and sings: drink more milk. I think it’s from the late sixties. There’s another one where the man works nights and the woman works days and they never see one another. All of the Italian films of the sixties and seventies have a dream dimension that I adore, and I find a very powerful language. I don’t think a similar cinema exists in England."

Perhaps Greenaway?

A.P. "Yes, that’s true, Greenaway, but also David Lynn."

C.M. "David Lynn, yes, but also Lynch, I think about his Elephant Man. I am a big fan of Mike Leigh, the director of Naked and Secrets and Lies, even if I don’t think that this last one is one of his best. I prefer the earlier things. And I don’t go often to the cinema. I like Italian and French film, and even if I have trouble following them with the subtitles, I think that they nevertheless have a great visual impact over me."

A.P. "We aren’t the type of persons who go on the lookout for cultural things. They are the things that run into you. And I think that it’s one of the best ways to be: don’t expect anything and get hit suddenly by things, they enter accidentally into your eyes and ears and you enjoy the discovery."

That can happen for example with books. Have some books influenced your way of writing?

A.P. "Before I read a great deal of fiction, but I don’t anymore. I read the things by Kurt Vonnegut. At the age of 26 I read the book of Czech writer, and I was convinced that the protagonist was me. Everything fit because I felt a bit blind, a bit chubby, few short hairs… it was about the good soldier Sweck. I mainly read books about history or art, and I feel influenced especially by history books, history and its connection with nature, the hills, the forests."

 

 

Rome, 12 June, 2000


Grazie a Silvia Boschero (L'Unità) per la collaborazione. Thanks to Silvia Boschero (L’Unità) for the collaboration.

 

 

 

 

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