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Radio Popolare Milano
intervista Andy Partridge

traduzione di Maurizio Villotta

Aprile 1999
Intervistatori: Nicolò Vecchia e Ailen Gamberoni
(l'intervista è introdotta da "River of Orchids")


Nicolò Vecchia: Questa era "River of Orchids", XTC, dall'album Apple Venus vol. 1, e buongiorno a Andy Partridge.

 

Andy Partridge: Buongiorno. Dimmi, come si dice "River of Orchids" in italiano?

N.V.: "Fiume di Orchidee"

A.P.: Suona molto meglio...

N.V.: Ti piace di piu'?

A.P.: É una lingua molto poetica.

N.V.: É un piacere averti con noi. Vorrei cominciare questa intervista chiedendoti come ti senti dopo avere prodotto un disco dopo così tanto tempo?

A.P.: Come ti sentiresti se avessi dovuto andare in bagno per sette anni? É stato come togliere un tappo...

Ailen Gamberoni: Tornando a River of Orchids, prima dell'intervista ci dicevi che le radio inglesi non l'hanno passata praticamente mai, dato che aspettavano sempre che cominciasse la parte di batteria; qual'è quindi la tua definizione di "pop"?

A.P.: Per me il "pop" è come la dimensione di una tela. Se sei un pittore decidi di lavorare con una tela di dimensioni determinate; se scegli di fare film per la televisione, quella è la dimensione della tua tela. Il "pop" è così: puoi fare quello che vuoi in questo spazio, è solo la dimensione di quel media.

N.V.: Oggi ho visto su Internet un sito* sugli XTC, e c'era una sezione molto interessante, chiamata "Your Dictionary" (che, tra l'altro, è una delle mie canzoni preferite di Apple Venus), in cui i vostri testi diventavano degli ipertesti con dei link per le varie parole...

A.P.: Oh, sì, ne ho sentito parlare... prendono le varie frasi e le analizzano come un dizionario...

N.V.: Sì, per esempio, per "Knights of Shining Karma" c'è un link per la parola "Knight" o per la parola "Karma", in cui viene descritto il significato della parola e viene analizzato l'uso che ne viene fatto nel testo.

A.P.: Ma hanno capito il gioco di parole del titolo? "Shining Karma" al posto di "Shining Armor"?

N.V.: Lo spiegano nella descrizione della parola "Karma"...

A.P.: Accidenti, queste persone non hanno proprio niente da fare! (ride) Il gioco di parole era intenzionale, voleva descrivere come le cose buone possano proteggerti... Ma alcune delle cose che vengono scritte su Internet sono incredibili! Parlando di armature, qualcuno ha scritto che io vado effettivamente in giro vestito con un armatura.

N.V.: Davvero?

A.P.: Certo! Inoltre secondo loro ho una collezione di più di venti biciclette...

N.V.: Che tu chiaramente non hai...

A.P.: No... E infine sono io l'uomo che ha sparato a John Lennon; non è stato Mark Chapman, sono stato io!

A.G.: Torniamo alla vostra lontananza dal music business per sette anni...

A.P.: Eravamo in un limbo legale. Non ci era permesso di fare musica...

A.G.: Lo scenario musicale è cambiato parecchio rispetto al punto in cui lo avevate lasciato.

A.P.: Certo...

A.G.: In che modo siete rientrati nel mondo del pop, e come consideri la situazione attuale?

A.P.: Mi sembra che noi siamo su un percorso parallelo. Penso che da quando siamo usciti pubblicamente sulla scena musicale, nel 1977, ci siamo lentamente ma continuamente allontanati fino a essere assolutamente paralleli a quello che ci accade intorno. La musica pop è un treno che segue un determinato percorso, fermandosi alle stazioni più importanti: Soldi, Fama, Successo e così via. Noi abbiamo un treno a vapore piccolo e buffo, che percorre un'altro binario che ci porta al di là di queste stazioni, ma è comunque un mezzo di trasporto... Potrei parlare di questo argomento per mesi, ma cerchero' di essere breve (ride). Come per la maggior parte delle arti, il 90% della musica pop è merda. É sempre stato e sarà sempre così. Ma il restante 10% può essere molto interessante. Lo stesso vale per i libri, il cinema, la scultura...

A.G.: Cosa puoi dirci di questo 10%?

A.P.: In questo 10% ci possono essere delle cose molto buone... forse lo sono accidentalmente! La maggior parte della musica pop di oggi è cinicamente progettata per essere una calamita per togliere soldi dalle tasche dei ragazzini. Lo si puo' vedere nel modo in cui molti gruppi sono organizzati: hanno il dentista per i denti splendenti, hanno il parrucchiere per i bei capelli, fanno le coreografie, qualcun altro scrive le canzoni, qualcun altro canta le canzoni... e loro vanno solo in televisione a ballare. Tutto questo è una pura calamita attirasoldi. Riguardo a questo ho una teoria: allo stesso modo in cui la musica in televisione è migliore se togli l'immagine, se fai il contrario togliendo l'audio e guardi i musicisti, c'è una buona possibilità che, se sono vecchi, brutti e con i denti rovinati la loro musica sia molto interessante! (risate)

N.V.: C'è un legame tra la situazione di cui parli e la decisione di non suonare più dal vivo (o comunque di continuare a non farlo)? 

A.P.: Penso che "guardare" la musica pop sia sbagliato, perche' la vista impegna una parte molto maggiore del cervello rispetto all'udito. Se chiudi gli occhi la musica suona sempre migliore. Io non penso che sia necessario andare in tour. Noi facciamo dischi, e questo è un prodotto completo e definitivo, così come lo sono una scultura per uno scultore, un quadro per un pittore o un libro per uno scrittore. Nessuna di queste persone deve poi salire su un palco e riprodurre la propria arte più e più volte. Le uniche persone che devono farlo sono i musicisti. Perche'?

N.V.: Quindi si può dire che la vostra scelta è un modo per dare più importanza ai vostri dischi; noi siamo abituati, quando esce un disco, che l'artista poi vada in tour per promuoverlo. Nel vostro caso, il disco è tutto.

A.P.: Certo, il disco è tutto. Io non sono importante, sono importanti le mie canzoni sul disco. Non mi piace l'adulazione, non voglio che la gente mi adori... É importante che piacciano le canzoni. Non voglio essere l'eroe di nessuno... "Dobbiamo vederlo in carne e ossa!" Odio tutto questo. Io non sono necessario. Non mi interessa se la gente mi odia, l'importante è che le piacciano le mie canzoni.

N.V.: Sappiamo che state lavorando al secondo volume di Apple Venus. Puoi dirci qualcosa... quando uscirà, e così via.

A.P.: Ne abbiamo registrata una parte, ma penso che la riprenderemo in mano per migliorarla un po'. Dovremmo cominciare il mese prossimo, in uno studio nel garage di Colin (la sua macchina arrugginisce sotto la pioggia mentre registriamo il disco). Avrebbe dovuto uscire verso la fine dell'anno, ma ci sarà una tale cagnara per la fine del millennio che probabilmente aspetteremo che passi, e il disco uscirà a Febbraio dell'anno prossimo.

N.V. Purtroppo ci dicono che il tempo a nostra disposizione è finito. Prima di lasciarci ascoltiamo un altro brano da Apple Venus, "Harvest Festival". Vuoi presentare tu questa canzone?

A.P.: Certamente! Questa canzone è difficile da descrivere, perche' racchiude molte emozioni in una sola... Una di queste è la confusione infantile riguardo alle feste religiose, il loro significato e il loro scopo, e l'impressione che ti fanno quando sei un bambino. Un'altra sono gli amori del periodo della scuola, quando è bello essere innamorati e una sola occhiata può darti cibo spirituale per mesi... Il suono che si sente all'inizio della canzone è quello che fanno i ragazzi a scuola quando si alzano dalle sedie.


* il sito in questione e' Bungalow

 

 

 

 

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