Quando
il suono porta all'estasi poetica
Intervista a Andy Partridge, leader degli XTC
di Eleonora Bagarotti - 1999
Non occorre avere un occhio particolarmente attento per
riconoscere la fisionomia tipicamente anglosassone di
Andy Partridge: è alto, ha la pelle chiarissima e
numerose lentiggini che spuntano qua e là tra i pochi
capelli biondi, nascosti da un cappello grigio, bizzarro
quel tanto che basta.
Lo incontro a Milano durante un mattino piovoso, dopo che
Andy ha già rilasciato (fatto insolito per il
personaggio) varie interviste radiofoniche.
Ricapitoliamo: il timido genio, insieme ai suoi compagni
Colin Moulding e Dave Gregory, ha creato nell'ultimo
ventennio alcune tra le più raffinate musiche del
panorama rock-pop britannico. Tutto ciò è accaduto
senza mai eccessivi clamori tanto che Andy Partridge
sembra davvero un po' sperduto e stupito del successo a
dir poco clamoroso ottenuto di recente con l'uscita di
"Apple Venus Vol.1".
Mister Partridge, dopo
lunga pausa, gli XTC sfornano un capolavoro.
Devo dire che, in effetti, questo successo
ci fa piacere.
Se da un lato gli XTC sono stati sempre considerati una
"cult-band", dall'altro avremmo voluto che la
nostra musica fosse più conosciuta. Questo è un momento
magico e fortunato, uno di quelli in cui accadono cose
che agevolano un buon lavoro, quasi per una questione di
karma...
Le piace Milano?
Sì... devo dire che questa Piazza
Duomo non è male.
Io e Colin siamo appena stati a Los Angeles poiché
"Apple Venus Vol.1" sta ottenendo molti
consensi negli Stati Uniti. Però, personalmente,
preferisco le città europee. Dev'essere una semplice
questione di familiarità.
Potrebbe essere una
pioggerella di benvenuto, quella di oggi. Immagino che
Swindon, la sua città, sia un po' grigia e piovosa, come
lei l'ha spesso descritta. Ha mai pensato di trasferirsi
a Londra o in qualche altra metropoli?
Sono un tipo che ama molto la natura, la
zona dove vivo è molto generosa da questo punto di
vista. La cittadina è noiosa, non lo nego, ma io mi
annoierei ovunque se non potessi ritirarmi nella musica,
nelle letture e anche nella pittura. A mio avviso non è
indispensabile abitare in una grande città per vivere in
modo interessante, lo è piuttosto avere un buon grado di
apertura mentale nei confronti dell'arte e della
bellezza.
Non la costringerò, per
l'ennesima volta, a spiegare perché Dave Gregory (il
terzo componente del gruppo) vi ha lasciati nel corso
della registrazione di "Apple Venus Vol.1" ma
la invito a dirci, se crede, quali aspetti collaborativi
ed eventualmente amichevoli legati alla sua esperienza di
lavoro sia con Gregory che con Moulding hanno contribuito
a rendere capolavori le vostre canzoni.
Non c'è nulla di male nel dire che Dave
non stava troppo bene di salute ed inoltre non
condivideva l'idea che "Apple Venus Vol.1" venisse beatlesianamente arrangiato, con un'orchestra
classica a nostra completa disposizione.
Io e Colin non lo abbiamo forzato in questo senso anche
se volevamo fortissimamente che le ultime canzoni,
composte da me e da Colin, (Easter Theatre, I'd Like
That, Greenman, River of Orchids...) venissero arrangiate
e suonate in questo modo. Mentre per "Apple Venus
Vol.2" tutti gli arrangiamenti saranno assolutamente
scarni ed essenziali.
Conferma l'uscita di
"Apple Venus Vol.2" per l'autunno?
Uscirà nel primo periodo del 2000.
A proposito, si augura
qualcosa di speciale per il nuovo millennio?
Pace, amore, successo (mugugna) sarebbe
risposte un po' troppo scontate. No, direi... va bene
così. Negli ultimi tempi è finito il mio matrimonio e
ho dedicato tempo ai miei due bambini. Sono finite anche
le dispute legali con la casa discografica, legate al
primo contratto degli XTC. Oggi vivo questo momento
(Partridge ha compiuto 45 anni) per quello che è e,
comunque, un buon momento.
L'ultima domanda riguarda
una mia idea per la quale gradirei il suo punto di vista.
Ho sempre pensato che molte canzoni degli XTC fossero
adatte al cinema e mi piacerebbe se fossero utilizzate
anche in ambito teatrale (penso alla danza, per esempio,
ma non solo...) Lei cosa ne pensa?
Non avrei nulla in contrario all'idea che
la nostra musica potesse essere utilizzata in campo
cinematografico. Per quanto riguarda il teatro, direi che
gli arrangiamenti acustico-orchestrali di "Apple
Venus Vol.1" già di per sé si prestano a
un'eventuale esecuzione di questo tipo.
Infine, potremmo sperare
di vedere gli XTC suonare ancora dal vivo?
(Andy
Partridge ha, in passato, annullato più volte i concerti
della band a causa dei suoi attacchi di panico in
pubblico).
Andy a questa domanda sorride ma non
risponde.
Mi avvicino per salutarlo insieme a qualche altro
giornalista. Appare timido ma gentile.
Nessuno di noi lo importuna a lungo perché il suo
"genio" merita necessariamente una sorta di
silenzioso rispetto.
Lo osservo camminare, distratto e sempre più lontano,
confondendosi tra la folla e gli ombrelli colorati.
Vien da pensare che, nella sua testa, stia già nascendo
qualche nuova melodia mentre il resto del mondo gli gira
intorno come in una danza caotica e surreale.
Chissà
perché...
Grazie a Eleonora per la
collaborazione