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XTC - IL TEMPO DELLE MELE

Rockstar
n. 305 - January 2006

 

La locomotiva partì nel 1976, tra generi diversi e anni difficili. Poi sfiorò il successo, prima di perdersi. Andy Partridge racconta la storia del gruppo, l'odio per Todd Rundgren e il nuovo cofanetto Apple Box.

di Mario Bianchi

 

Prima di arrivare al presente, il passato: la locomotiva XTC parte dalla stazione di Swindon, Inghilterra, con Andy Partridge, Colin Moulding, Terry Chambers e Barry Andrews e la pubblicazione di White Music (1977) che contiene anche una corrosiva cover di Bob Dylan ("All Along The Watchtower"). Sembra punk ma non lo è. Lo dimostrano il successivo Go2, con architetture più ambiziose, e Drums and Wires, con il nuovo arrivato Dave Gregory che negli anni diverrà il cruciale cesellatore dei suoni della band. Qualche anno dopo, 1982, arriva il botto: English Settlement finisce in testa alle classifiche inglesi, ma Partridge, contro il parere della Virgin, decide di non fare più concerti. Soffre di esaurimento nervoso, e le vendite del successivo Mummer e dell'ottimo The Big Express ne risentono drammaticamente. Sembra finita. Nel 1985 la Virgin tenta un'ultima carta, il produttore Todd Rundgren per Skylarking che uscirà l'anno seguente: l'odio reciproco di Todd ed Andy concepisce una splendente, piccola enciclopedia pop, che apre le porte del mercato USA, dove il disco successivo, Oranges and Lemons, venderà mezzo milione di copie. Andy, Colin e Dave si concedono allora nel 1992 l'arte sublime di Nonsuch. Errore fatale. L'album vende niente e la Virgin ne approfitta per il benservito. L'ostinazione dei nostri sarà premiata sette anni dopo con Apple Venus, disco orchestrale e summa meravigliosa della saga XTC, bissato nel 2000 da Wasp Star, il loro canto del cigno a detta di Andy, ormai stanco dello showbiz. La parabola degli XTC potrebbe dunque intitolarsi: Come spargere bellezza nonostante l'industria discografica. Non ha morale nè lieto fine, ma è stracolma di canzoni che hanno gioiosamente colorato i nostri giorni in bianco e nero.

Ritorno al presente

Oggi il geniale gentiluomo del pop Andy Partridge finalmente ce l'ha fatta: dopo sei anni di attesa vede la luce Apple Venus Box, ovvero l'orchestrale Apple Venus (1999) e l'elettrico Wasp Star (2000), riuniti in un cofanetto completato dai rispettivi demo. I due lavori sono ora un'opera unica, come nei piani originali di Partridge e Colin Moulding, corredata da un codice che vi permetterà di scaricare gratuitamente due inediti: "Say It" e "Spiral": "Dopo cinque anni siamo di nuovo proprietari di questa musica ed è giusto ripresentarla nella maniera migliore. Per tutto questo tempo ho considerato AV e WS come due fratelli costretti a vivere separati e soffrivo come un padre per questa situazione. Ora è come se fossero tornati a vivere sotto lo stesso tetto, ed è una sensazione bellissima. Quello che mi dispiace è che questi due lavori sono stati ascoltati da troppo poca gente. Noi e i nostri fans sembriamo quasi una setta di cospiratori costretta a nascondersi. So che non dovrei essere io a dirlo, ma per una volta peccherò di immodestia: credo che la grande musica sia quella che non invecchia, sia essa medievale, del 1800, o di cinque minuti fa. Ecco, secondo me questa è musica senza tempo".
Andy è gentilissimo e disponibile, ma purtroppo possibilista con riserva sul futuro della meravigliosa macchina XTC: "E' difficile dire se e quando ricominceremo a lavorare insieme. La macchina per ora è a riposo. Io e Colin abbiamo deciso di prenderci un pò di tempo anche perchè siamo stanchi del music-business. Sai, penso che la durata ottimale di una band sia cinque anni, e noi andiamo per i trenta... senza contare che per i primi vent'anni non abbiamo letteralmente visto un soldo. E poi non vogliamo ripeterci musicalmente, e per non cadere in questo errore bisogna pianificare per bene le cose". Il nostro ha comunque molto da fare come boss della sua nuovissima etichetta Ape Records: "L'ho fondata perchè amo la musica, e anche vederne il processo di trasformazione, dalla registrazione, alla copertina, al prodotto finito. Ho messo sotto contratto artisti che adoro come la Milk and Honey Band o Veda Hille, una cantautrice canadese che sta per uscire con un lavoro a mio parere bellissimo. Però ho il sospetto di aver commesso un errore, perchè continuo a dare ai miei artisti più soldi di quanti effettivamente ne possegga...".

Orgoglio e pregiudizio

Mr. Partridge sfodera il suo humour inglese al riguardo di tutte le ricche band (Police, R.E.M., Blur, Franz Ferdinand) che hanno citato invariabilmente gli XTC come grande influenza. "Non so... è tanti anni ormai che ho questa sensazione... credo di essere l'uomo più ricco del mondo... sotto il profilo della critica musicale! Sul piano delle vendite la realtà è un'altra. Sono però orgoglioso di essere stato una fonte ispirativa per queste band". Per quanto riguarda il giudizio sui suoi lavori, non ha comunque dubbi: "Per me Apple Venus è il lavoro più bello e completo che abbiamo mai fatto, al secondo posto metto Nonsuch, e al terzo Skylarking, nonostante tutti i problemi che abbiamo avuto con Todd Rundgren. E' un grande arrangiatore, ma sotto il profilo umano non è certo una persona facile. Per quanto riguarda le mie canzoni, amo molto "River of Orchids", mi fa venire voglia di ballare. Mentre fra quelle di Colin ho una scelta obbligata: "Bungalow". Possiede un'atmosfera particolare, evoca ricordi lontani. Io la paragono ad una vecchia foto dei miei genitori ingiallita dal tempo". Quando poi, sommessamente, gli faccio notare che su Wasp Star mi è mancato il lavoro di Dave Gregory, che lasciò la band durante le registrazioni di Apple Venus, Andy risponde sinceramente, senza reticenze: "In retrospettiva anche per me è così. Sai, dopo la sua uscita dal gruppo non ci siamo parlati per due anni. Alla fine l'ho chiamato e ci siamo urlati per telefono tutto il male possibile. Da quel giorno siamo più amici di prima. Ma non penso che tornerà nella band. Ricomincerebbero tutti i problemi di ego. Lui è più vecchio di me e non sopportava il fatto di prendere ordini da uno più giovane". Sui programmi per il futuro le idee non sono ancora chiarissime: "Una cosa certa è che tra qualche mese usciranno il settimo e l'ottavo volume dei Fuzzy Warbles (compilation di demo e inediti degli XTC, nda), ma per il resto non so cosa dirti. Sono in una fase di spensierata confusione".

 

 

 

 

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grazie a Roberto Galli