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da "Enciclopedia del Rock"

Tutti i protagonisti e gli album dalle origini a oggi.

A cura di Gianluca Testani e Mauro Eufrosini.
Progetto originale di Riccardo Bertoncelli.

Gruppo Editoriale l'Espresso - Volume 10 (Swer-Z) - 2006

 

 

XTC

Tra le formazioni inglesi più interessanti emerse dal crogiolo new wave della seconda metà degli anni '70, gli XTC (la sigla sta per ecstasy) nascono intorno al 1976. In precedenza, Andy Partridge, Colin Moulding e Terry Chambers avevano militato in varie ed effimere formazioni della zona di Swindon: Helium Kidz, Skyscrapers, Star Parks, Snakes. Numerosi provini del periodo per PYE, Decca, Sun e CBS rimangono inediti. Agli inizi del 1977 Barry Andrews subentra a Johnny Perkins. Gli XTC firmano per la Virgin ed esordiscono con l'Ep 3D (ottobre 1977) contenente il brano Science Friction che ottiene un buon successo in Australia. Nel gennaio 1978 esce WHITE MUSIC, seguito dal singolo Statue of Liberty, primo di una infinita serie di "gadgets" a 45 girl che, oltre a divulgare la produzione minore del gruppo, costituiscono un bel catalogo di "oggettistica pop". La musica, come suggerisce il brano This Is Pop, è "leggera", a tratti frenetica e vibrante, a tratti più melodica ma sempre confezionata con raro gusto brillante da parte di Partridge e Moulding, i principali autori del gruppo. Alla fine del 1978 gli XTC pubblicano GO2, che precede l'avvicendamento di Dave Gregory (già con gli Alehouse e Dean Gabber & The Gabberdines) al posto di Andrews. Quest'ultimo suonerà con Iggy Pop in tour, con Robert Fripp e Peter Gabriel e formerà gli Shriekback con Dave Allen dei Gang Of Four. Nel 1979 gli XTC pubblicano Life Begins At The Hop, in vago stile surf califomiano, e Making Plans For Nigels [sic], che entra nelle classifiche inglesi.

I due singoli precedono l'uscita di DRUMS AND WIRES, primo album della band a riscuotere un buon successo sulle due sponde dell'Oceano. La piena maturità compositiva arriva con BLACK SEA, in classifica anche in America. Nel disco alcuni dei migliori brani di tutto il repertorio XTC, in uno stile meno nervoso e più sofisticato: Respectable Street, Generals & Majors, Towers Of London, Sgt. Rock e Love At First Sight, splendidi esempi della magica penna del duo Partridge/Moulding. In precedenza, Andy Partridge aveva pubblicato da solista TAKE AWAY, costituito da "avanzi" remixati da DRUMS AND WIRES. Dal canto suo, Moulding, con lo pseudonimo di The Colonel, pubblica il singolo Too Many Cooks In The Kitchen. Negli '80 gli XTC diventano uno dei gruppi di culto più apprezzati. Tutto ciò praticamente senza l'ausilio di esibizioni dal vivo, dato che dal 1982 (una memorabile toumée europea con date anche in Italia, a Genova) la formazione si stacca dalle scene con un colpo netto: troppo pesante il ruolo di protagonista per l'ansioso Andy Partridge, che sviluppa gravi turbe psicosomatiche non appena si trovi in prossimità di un palco. Il decennio si apre nel migliore dei modi con ENGLISH SETTLEMENT, da molti considerato il capolavoro degli XTC.

Partridge, Moulding, Chambers e Gregory trovano infatti un perfetto equilibrio fra il pop aggressivo delle origini, la lezione beat/cabaret dei migliori '60 (Beatles, Kinks) e curiosità sperimental-elettroniche, con brani memorabili come Senses Working Overtime (nei Top 10), All Of A Sudden, No Thugs In Our House, Ball & Chain. Il doppio disco, tutto verde, si presta a facili analogie con il "doppio bianco" dei Beatles. In realtà, se può valere il paragone, qui siamo alla varietà di toni di SGT. PEPPER'S. Decisamente non a quel livello il successivo MUMMER, con un repertorio che stenta a essere ricordato (fuori dal mazzo solo Great Fire e Ladybird). L'album si rivela anche infausto, segnando la fine della collaborazione fra il complesso e il batterista Terry Chambers, che emigra in Australia al seguito della moglie e costringe Partridge, Moulding e Gregory a continuare come trio, con l'aiuto di volta in volta di occasionali batteristi. Nonostante la defezione, THE BIG EXPRESS risolleva le quotazioni del complesso, con una musica questa volta scossa da vampate di energia. Canzoni forti come Seagulls Screaming Kiss Her Kiss Her, apocalissi melodiche come This World's Over [sic] (splendida ballata sul day after) e ultra-folk nevrotici come All You Pretty Girls conquistano una volta ancora i fans, mentre il grande pubblico, come di consueto, si astiene. Uno dei segni classici degli XTC, fin dai primi giorni, e un certo gusto Sixties/psichedelico che rimanda ai Beatles di REVOLVER, ai Pink Floyd di Syd Barrett e ai tardi Pretty Things. Per esaltare questi modelli stilistici, particolarmente à la page negli '80, Partridge e i suoi inventano nel 1986 un colossale scherzo che li porta a incidere 25 O'CLOCK con lo pseudonimo di Dukes Of Stratosphear, fingendo di essere un gruppo di hippies sopravvissuti ai tempi del peace & love. Il mini album esce opportunamente il primo di aprile e presenta una serie di smaccate allusioni all'estate 1967 e dintorni, a cominciare da una I Had Too Much To Dream trasfigurata con il nome di 25 O'Clock. La recita è accolta con divertimento e replicata due anni dopo con PSONIC PSUNSPOT, anche se una dieta prolungata di Good Vibrations, See Emily Play e altri zuccheri del genere può portare all'indigestione.

Levato il cappuccio dei Dukes, gli XTC continuano la loro tranquilla vita provinciale nella natia Swindon, con qualche puntata negli Stati Uniti a registrare il nuovo materiale e a tenere buoni contatti con la Geffen, l'etichetta che nel frattempo ha ristampato con fortuna il back catalogue. Su consiglio anche di questi discografici, gli XTC nel 1986 decidono di registrare SKYLARKING con Todd Rundgren, ma la collaborazione con il vecchio mago elettronico si rivela infelice. C'è dissidio sulla qualità sonora dell'opera e sul repertorio e alla fine la rottura fra produttore e complesso è netta. Ciononostante SKYLARKING si rivela album fra i migliori del catalogo, per una soffice dolcezza pop che genera canzoni come Grass (quasi una Massachussetts vent'anni dopo), A Meeting Place [sic], Living In The Summer's Cauldron [sic]. Dalle session con Rundgren viene anche Dear God, appassionata professione di ateismo che gli XTC decidono di non includere nell'album e di pubblicare invece in uno dei tanti 12" sparsi che punteggiano la loro discografia (alcuni di essi sono ordinati in WAXWORKS + BEESWAX, altri compaiono come bonus nelle versioni Cd dei vari album). Dopo una pausa di un paio di anni, l'attività del gruppo riprende intensamente nel 1988 con il produttore Paul Fox e un repertorio che via via si estende fino a costringere il trio al secondo album doppio della carriera, ORANGES & LEMONS. La levatura dei pezzi non regge il formato, anche se non mancano composizioni felici come One Of the Millions e Mayor Of Simpleton. Il repertorio si tiene sull'electrobeat caro alla formazione, con capricciose inserzioni di funk, afro music e perfino jazz. Pubblico e critica si entusiasmano all'opera e il disco tocca negli USA le quattrocentomila copie, risultando a lungo il più venduto nelle classifiche dei college. Andy Partridge consolida la sua posizione di cult idol di un certo rock intelligente, ma il merito degli XTC non è solo suo. Troppo spesso trascurata è infatti l'opera di Colin Moulding, rigorosamente nascosto dietro la privacy che da sempre protegge il complesso.

Negli anni '90 gli XTC rallentano in maniera evidente il passo discografico. Il decennio si apre con NONESUCH [sic], che resta sugli alti standard qualitativi dei lavori precedenti, soprattutto grazie a pop song come The Ballad Of Peter Pumpkinhead e Wardance, perfetti esempi dell'arte XTC. Poco dopo la pubblicazione dell'album, la band è protagonista di un lungo contenzioso con la Virgin per quanto riguarda la stipulazione di un nuovo contratto. Solo nel 1995 il gruppo è libero di cercarsi una nuova etichetta, anche se nel frattempo il mercato è invaso da una serie di pubblicazioni di vario tipo, iniziando dalla partnership di Andy Partridge e Harold Budd immortalata su THROUGH THE HILL. A nome XTC esce il live DRUMS AND WIRELESS, che riporta performance radiofoniche alla BBC, quindi il mastodontico XTC DEMOS, antologia di inediti, demo e prove di studio. Anche la Virgin approfitta della situazione, pubblicando le apprezzate antologie FOSSIL FUEL e UPSY DAISY ASSORTMENT. Tra il 1998 e il 1999 si consuma la "vendetta" degli XTC, che si rifanno vivi prima con il box di registrazioni per la BBC intitolato TRANSISTOR BLAST e poi con il nuovo APPLE VENUS VOL.1, deliziosa prova di british pop intelligente e "obliquo" con una decisa connotazione orchestrale. APPLE VENUS VOL.1 è il frutto del lavoro intrapreso durante la pausa forzata a causa della controversia con la Virgin. L'idea iniziale di Partridge e Moulding (Gregory aveva abbandonato da tempo) era comunque quella di realizzare un'opera bifronte. La seconda parte del progetto, WASP STAR, viene però pubblicata solo un anno più tardi e presenta il lato più pop del duo, con canzoni "felicemente stupide" che recuperano la freschezza degli esordi. A corollario di questi due album, gli XTC pubblicano HOMESPUN e HOMEGROWN, in cui sono raccolti scampoli dalle rispettive session. A partire dal 2002, Partridge torna a riorganizzare gli archivi del gruppo con un progetto denominato FUZZY WARBLES, in cui trovano sistemazione i demo di un'intera carriera. Gli album, tuttavia, escono intestati al solo Partridge, il quale nel 2003 realizza un'opera "difficile" e sofisticata, ORPHEUS, in collaborazione con Peter Blegvad.

         

 

Discografia

WHITE MUSIC (Virgin 1978); GO 2 (Virgin 1978); DRUMS AND WIRES (Virgin 1979); BLACK SEA (Virgin 1980); ENGLISH SETTLEMENT (Virgin 1982); WAXWORKS + BEESWAX (Virgin 1982) ant.; MUMMER (Virgin 1983); THE BIG EXPRESS (Virgin 1984); THE COMPACT XTC (Virgin 1985) ant.; 25 O'CLOCK (Virgin 1985) Ep; SKYLARKING (Virgin 1986); PSONIC PSUNSPOT (Virgin 1987); ORANGES & LEMONS (Virgin 1989); NONESUCH (Virgin 1992); DRUMS AND WIRELESS (Nighttracks 1995) live; XTC DEMOS (Extatic 1995) ant.; FOSSIL FUEL: THE SINGLES 1977-92 (Virgin 1996) ant.; UPSY DAISY ASSORTMENT (Virgin 1997) ant.; TRANSISTOR BLAST (Cooking Vinyl 1998) live; APPLE VENUS VOL. 1 (Cooking Vinyl 1999); HOMESPUN (Idea 2000); WASP STAR: APPLE VENUS VOL. 2 (Cooking Vinyl 2000); HOMEGROWN (Idea 2001); COAT OF MANY CUPBOARDS (Virgin 2002) ant.; APPLE BOX (Ape 2005) ant.
 

ANDY PARTRIDGE

TAKE AWAY (THE LURE OF SALVAGE) (Virgin1980); FUZZY WARBLES VOL. 1 (Ape 2002); FUZZY WARBLES VOL. 2 (Ape 2002); FUZZY WARBLES VOL. 3 (Ape 2003); FUZZY WARBLES VOL. 4 (Ape 2003); FUZZY WARBLES VOL. 5 (Ape 2004); FUZZY WARBLES VOL. 6 (Ape 2004)

ANDY PARTRIDGE & HAROLD BUDD - THROUGH THE HILL (Gyroscope 1994)

ANDY PARTRIDGE & PETER BLEGVAD - ORPHEUS THE LOWDOWN (Ape 2003)
 

Formazione

Colin Moulding: v, ch [sic] / Andy Partridge: v, bs [sic] / Dave Gregory: ch, tast / Terry Chambers: bt / Barry Andrews: tast.

 

www.xtcidearecords.co.uk

 

 

 

 

 

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