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Londra e' lontana. 
Swindon sembra proprio indifferente a tutto.
Persino agli XTC

Nella roccaforte dei "duchi"

di Ale Sordi

 

dal N. 172 - 03/Dic/1998
di Musica di Repubblica.

 

 

viewSWINDON - Cento chilometri a est di Londra che sembrano centomila. Swindon non e' cio' che Liverpool e' stata per i Beatles o Seattle per i Nirvana. Niente di modaiolo. Qui non e' mai nata nessuna scena musicale. Sono solo nati gli XTC. Swindon ha solo una grande storia ferroviaria alle spalle (la Great Western Railway e' partita da Swindon e ovunque si percepisce uno strano orgoglio ferroviario). Il vecchio centro cittadino e' attraversato da un autobus, piccolo e semideserto, sul quale sale qualche anziana signora, qualche giovanotto che saluta l'autista, gli chiede notizie della moglie, sorride e si siede accanto a qualcun altro. Gli stranieri come noi resteranno per sempre degli sconosciuti, ma senza sguardi ostili. L'aria e' quella di una provincia popolare ma non disperata, semplice e affabile. I negozi sono quasi tutti minuscoli. Empori dove si possono trovare attrezzi da giardinaggio, ferramenta, bazar con i souvenir della citta', ferrovia in testa. E qualche shop di computer

 

   A Swindon si possono ammirare meglio che altrove i famosi White Horses (in particolare quelli di Uffington, che campeggiano sulla copertina di English Settlement degli XTC): gigantesche figure equestri incise sui pendii delle colline, databili piu' di duemila anni fa, che sono probabilmente servite da modello per tutte le altre disseminate per la Gran Bretagna. In questa atmosfera si celebra la corrispondenza amorosa fra gli XTC e Swindon. Il punto di contatto e' il senso di estraneita' da Londra e del "fashion" inglese. Il loro e' un pop per vocazione e non per comodita', lontano persino da quella new wave che li vide nascere, e ora lontanissimo dal brit pop che pur dovrebbe considerarli dei numi tutelari. Da quindici anni Partridge e Moulding (come anche gli altri che gli sono stati a fianco) vivono qui, appartati, senza concerti. Quello che un po' delude i fan che arrivano sin qui e' vedere come Swindon, nella sua placida indifferenza, non tributi alcun onore agli "eroi di casa". Niente magliette con la faccia di Partridge, niente visite guidate ai quartieri d'origine di Moulding e Gregory. Ma a pensarci bene non poteva che essere così. Non sarebbe stato logico aspettarsi un atteggiamento diverso. Perche', al quel punto, tanto valeva vivere a Londra, nel chiasso della celebrita'.

 

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Tracce XTC per le strade di Swindon

Un'ispirazione chiamata città

Swindon   Tracce di Swindon tra le righe degli XTC Sulla mappa della città all'interno di Go 2 (1978), a cura di Colin Moulding, si possono avere le indicazioni su dove il ragazzo è nato, dove è stato educato e dove ha perso la verginità (con l'immancabile stazione ferroviaria). Big express (1984). è stato dotato di una copertina sagomata rotonda, raffigurante una ruota di vecchia locomotiva, con canzoni che parlano di treni e i tre ragazzi in divisa da macchinisti della Great Western Railway davanti alla Lode Star, mitica locomotiva costruita a Swindon, attualmente al GWR Museum. Segnali inconfondibili. Nello stesso Big express c'è The everyday story of smalltown, chiaramente ispirata alla loro città natale (il testo dice: "Suonerà la sirena, e quello sarà il segnale che la vita comincia" e allude alla sirena della fabbrica dei treni). Il suono della locomotiva è presente anche nel l'introduzione di The meeting place, singolo dei 1986 This world over, singolo tratto da Mummer che parla della stupidità delle armi atomiche (una frase sulla confezione recita: "una volta visto un olocausto nucleare, li hai visti tutti") porta sulla copertina un pulsante rosso con la scritta "spingere una volta soltanto" che però, molto meno spaventosamente, appartiene a un vecchio bus di Swindon. La copertina di Mummer mostra un brandello dello Swindon Evening Advertiser e all'interno la band è in strani costumi ricavati da copie dello stesso giornale. Il singolo di Ball and chain (1982) parla di demolizioni di case che lasciano il posto a parcheggi e a McDonald's e in copertina riproduce una casa di Westcott Street, ora demolita. Le backing vocals di Skylarking, il celebre disco prodotto tumultuosamente da Todd Rundgren nel 1986, si devono ai Beach Avenue Boys, strana fusione fra i Beach Boys e una strada di Pinehurst, a Swindon.
 

Si ringrazia Ale Sordi per la collaborazione

 

 

 

 

 

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