SWINDON - Cento chilometri a est di Londra che sembrano centomila. Swindon non
e' cio' che Liverpool e' stata per i Beatles o Seattle per i Nirvana. Niente di modaiolo. Qui non e' mai nata nessuna scena musicale. Sono solo nati gli XTC. Swindon ha solo una grande storia ferroviaria alle spalle (la Great Western Railway e' partita da Swindon e ovunque si percepisce uno strano orgoglio ferroviario). Il vecchio centro cittadino e' attraversato da un autobus, piccolo e semideserto, sul quale sale qualche anziana signora, qualche giovanotto che
saluta l'autista, gli chiede notizie della moglie, sorride e si siede accanto a qualcun altro. Gli stranieri come noi resteranno per sempre degli sconosciuti, ma senza sguardi ostili. L'aria e' quella di una provincia popolare ma non disperata, semplice e affabile. I negozi sono quasi tutti minuscoli. Empori dove si possono trovare attrezzi da giardinaggio, ferramenta, bazar con i souvenir della
citta', ferrovia in testa. E qualche shop di computer
A Swindon si possono ammirare meglio che altrove i
famosi White Horses (in particolare quelli di Uffington, che campeggiano
sulla copertina di English Settlement degli XTC): gigantesche figure
equestri incise sui pendii delle colline, databili piu' di duemila anni
fa, che sono probabilmente servite da modello per tutte le altre
disseminate per la Gran Bretagna. In questa atmosfera si celebra la corrispondenza amorosa fra gli XTC e Swindon. Il punto di contatto e' il
senso di estraneita' da Londra e del "fashion" inglese. Il
loro e' un pop per vocazione e non per comodita', lontano persino da
quella new wave che li vide nascere, e ora lontanissimo dal brit pop che
pur dovrebbe considerarli dei numi tutelari. Da quindici anni Partridge
e Moulding (come anche gli altri che gli sono stati a fianco) vivono
qui, appartati, senza concerti. Quello che un po' delude i fan che
arrivano sin qui e' vedere come Swindon, nella sua placida indifferenza,
non tributi alcun onore agli "eroi di casa". Niente magliette
con la faccia di Partridge, niente visite guidate ai quartieri d'origine
di Moulding e Gregory. Ma a pensarci bene non poteva che essere così.
Non sarebbe stato logico aspettarsi un atteggiamento diverso. Perche',
al quel punto, tanto valeva vivere a Londra, nel chiasso della
celebrita'.
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Tracce XTC per le strade di Swindon
Un'ispirazione chiamata città
Tracce di Swindon tra le righe degli XTC Sulla mappa della città all'interno di
Go 2 (1978), a cura di Colin Moulding, si possono avere le indicazioni su dove il ragazzo è nato, dove è stato educato e dove ha perso la verginità (con l'immancabile stazione ferroviaria).
Big express (1984). è stato dotato di una copertina sagomata rotonda, raffigurante una ruota di vecchia locomotiva, con canzoni che parlano di treni e i tre ragazzi in divisa da macchinisti della Great Western Railway davanti alla Lode Star, mitica locomotiva costruita a
Swindon, attualmente al GWR Museum. Segnali inconfondibili. Nello stesso Big express c'è
The everyday story of smalltown, chiaramente ispirata alla loro città natale (il testo dice: "Suonerà la sirena, e quello sarà il segnale che la vita comincia" e allude alla sirena della fabbrica dei
treni). Il suono della locomotiva è presente anche nel l'introduzione di
The meeting place, singolo dei 1986 This world over, singolo tratto da
Mummer che parla della stupidità delle armi atomiche (una frase sulla confezione recita: "una volta visto un olocausto nucleare, li hai visti
tutti") porta sulla copertina un pulsante rosso con la scritta "spingere una volta soltanto" che però, molto meno spaventosamente, appartiene a un vecchio bus di
Swindon. La copertina di Mummer mostra un brandello dello Swindon Evening Advertiser e all'interno la band è in strani costumi ricavati da copie dello stesso giornale. Il singolo di
Ball and chain (1982) parla di demolizioni di case che lasciano il posto a parcheggi e a
McDonald's e in copertina riproduce una casa di Westcott Street, ora demolita. Le backing vocals di
Skylarking, il celebre disco prodotto tumultuosamente da Todd Rundgren nel 1986, si devono ai
Beach Avenue Boys, strana fusione fra i Beach Boys e una strada di
Pinehurst, a Swindon.