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Peccati originali

Dopo sette anni di guai e l'inconsolabile disappunto dei fan, con "Apple Venus vol.1" Partridge e Moulding rilanciano la loro sfida. Dolce e infernale. L'intervista:

di Sasha Stojanovic

Musica di Repubblica n. 183 / 4 Marzo 1999

 

 

LONDRA - La situazione era paradossale. «Abbiamo fatto guadagnare alla nostra compagnia discografica 30 milioni di sterline senza ricavare per vent'anni praticamente alcun profitto», dice Partridge. Nessuno ha cosi Potuto evitare la guerra fra XTC e Virgin. E, di conseguenza, fra il pubblico della band e tutti coloro che impedivano a Andy Partridge e Colin Moulding di continuare ad esprimersi. Era come se fosse stata aperta la caccia ad un animale raro. «Adesso lo sciopero è finito». Per il gruppo è stato più agevole trattare la propria liberazione artistica con il nome della nuova etichetta (appena fondata), la Idea. «Ma è solo un nome fittizio, niente uffici, niente personale, niente soldi». La pausa ha comunque permesso a Partridge (da  sempre più prolifico rispetto a Moulding) di dedicarsi interamente alla scrittura della musica. «Ho composto più di ottanta canzoni in questi ultimi tempi. Avrei potuto pubblicare quattro dischi, ma la situazione era tale che mentre scrivevo ero consapevole che nessuna di queste canzoni sarebbe stata mai ascoltata. Al meno finché non fossero  cambiate le cose. E' stato comunque un periodo rigenerante. durante il quale lo scrivere mi ha assicurato libertà di movimento e grande protezione. Una sorta di catarsi provocata da uno strano fuoco che sentivo ardermi dentro, non il solito fuoco, non la solita ispirazione. Direi piuttosto un' ossessione. Credo di aver scritto proprio in questo periodo le mie canzoni più  raccolte e intime, arricchite dal fatto che non sape vo assolutamente si sarebbero mai state incise». 

Per fortuna di tutti le cose sono andate diversamente. Undici di queste sono andate a formare Apple Venus vol. 1, appena uscito. Altre saranno incluse in Apple Vems vol. 2, che sarà più elettrico dei suo predecessore e verrà pubblicato entro l'anno («più elettrico e quindi, secondo la logica corrente, più rock»). 
Sino a poco tempo fa gli XTC non avevano neppure una casa discografica ora hanno persino uno studio di registrazione privato. Le cose cambiano e a volte basta un muratore in gamba. Le sale  sono state infatti ricavate da un doppio garage adiacente all'abitazione di Colin Moulding a Swindon, che in tre mesi ha mutato completamente aspetto. «La storia di Apple Venus vol. 2 inizia alla fine del '97». Partridge parla sempre con l'autorità di un professore universitario (di cui in parte ha anche l'aspetto). Ma lui ha sempre preferito definirsi un 'dittatore benevolente'. «Dai tempi di Nonsuch il mio principale obiettivo era quello di lavora re a fianco di un'orchestra. Ma abbiamo avuto dei problemi. Non leggo la musica e dunque i miei ritmi sono fatalmente lenti, devo seguire le note una per una. In questo mi ha molto aiutato molto il produttore, Haydl Bendall. Abbiamo iniziato a lavorare nello studio di Chris Difford degli Squeeze, ma non andò come avremmo voluto. Abbiamo dovuto far fron te a degli insormontabili problemi tecnici o, per meglio di re, tecnologici. E io non  volevo che questo accadesse al mio gruppo. Anche perché al la fine sembrava che fosse tutta colpa nostra. Ci ha an che rubato i nastri. E li ha ancora lui». 

Prima di ricominciare daccapo, nel gennaio di quest'anno, gli XTC hanno perduto Dave Gregory, storico ele mento della band. «Era depresso. Dave è diabetico dall'età di 16 anni. Ma negli ultimi tempi è peggiorato. La sua negatività era insopportabile. Non voleva avere gente intorno. Figurarsi cosa poteva pensare di un'intera orchestra». 
Gli XTC sono la prova del l'esistenza di una libertà crea tiva che il mercato di questi anni sembrerebbe negare. «La nostra predisposizione al compromesso non è mai stata elevata. Ma ultimamente è scomparsa del tutto. Noi facciamo la musica che ci rende felici e orgogliosi. E continueremo a commettere i nostri peccati di indipendenza. Tutto il resto, se permettete, non  conta». Poco importa dunque  se anche questo disco, con i quaranta orchestrali raccolti negli studi di Abbey Road, dovesse fallire e deludere le aspettative di chi vorrebbe vederlo in testa alle classifiche: «C'è sempre il prossimo, quel lo rock», ammette Partridge ironizzando con l'unica ironia che un inglese intelligente può utilizzare senza vergognarsi troppo: l'autoironia. R.E.M , Sonic Youth, Blur, Smashing Pumpkins e tanti altri dicono di essere riconoscenti agli XTC. «Scrivere pensando di influenzare gli altri o sapendo di averlo fatto in passato non è possibile. E' un problema di saggezza. lo so molte cose e sopporto il peso delle mie conoscenze con calma sovrana». Eccentrico gentiluomo di provincia? «Ma mi dica: lei crede veramente che sia così bello esseri liberi  di essere ignoranti?». 

 

 

 

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